Flussi finanziari, questi sconosciuti. Se la quotidianità , il “come sfangarla giorno dopo giorno”, sembra essere il principale problema della pmi italica, allora sarà veramente difficile trovare qualche imprea che si preoccupi di pianificare anche solo il fabbisogno finanziario annuale. Figuriamoci poi quello mensile: il risultato è che giorno dopo giorno c’è qualche cosa da pagare, le spese si susseguono come se fossero impreviste e gli incassi sono sempre un qualcosa di relativo, di incerto e che arriva solitamente in ritardo. Insomma l’unico fabbisogno finanziario che si considera è quello che l’impresa quotidianamente deve affrontare. Grave errore.
Rovesciare quest’ottica, passare dal “day by day” a una pianificazione iniziale dei costi e dei ricavi, è senza dubbio un’ottima maniera non solo per iniziare la giornata, ma anche per limitare i rischi ed evitare spiacevoli sorprese. La consapevolezza, prima di tutto. Se conosciamo in linea di massima il fabbisogno mensile o annuale della nostra impresa, potremo gestirne molto meglio le entrate e le uscite; sapremo quali sono i mesi più critici, per i quali dovremo tenere da parte maggiore liquidità , e quelli più favorevoli, che potremo dedicare al risparmio o agli investimenti.
Nel caso in cui necessitiamo di un finanziamento, poi, conoscendo il fabbisogno della nostra impresa in un certo periodo potremo scegliere la soluzione di credito per noi più vantaggiosa invece di considerare la mancanza di liquidità come un evento casuale e accedere a linee di credito particolarmente costose perché a breve termine. Effettuare una pianificazione finanziaria corretta è dunque da considerarsi un vero e proprio investimento, foriero di risparmi, di una maggiore tranquillità giornaliera e di una strategia di gestione pienamente definita ed equilibrata.