Con il provvedimento del 9 settembre del direttore dell’Agenzia delle Entrate, sono state fornite le indicazioni per beneficiare del credito d’imposta introdotto dal decreto sviluppo a sostegno delle imprese che finanziano, negli anni 2011 e 2012, progetti di ricerca scientifica in Università ed enti pubblici o in altre strutture idonee a ricevere i contributi.
Il bonus, utilizzabile in compensazione mediante il modello F24, è pari al 90% dei maggiori costi sostenuti a favore della ricerca rispetto alla media del triennio 2008-2010. L'importo va ripartito in tre quote annuali ed è spendibile dal giorno dopo la realizzazione dell'investimento incrementale.
Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate chiarisce che l'accesso al credito non entra in conflitto con la piena deducibilità delle spese effettuate dalle imprese per l’attività di ricerca che rimane integralmente applicabile.
Infine, l'incentivo introdotto dal decreto sviluppo ricomprende il credito d'imposta per la ricerca e lo sviluppo disciplinato dall'articolo 1, comma 25, della legge 220/2010, la c.d. legge di stabilità del 2010.