LinkedIn e il lavoro che cambia

di Alfredo Bucciante

Pubblicato 5 Ottobre 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Conosciamo LinkedIn per essere il principale social network dedicato al lavoro, con migliaia di relazioni da scoprire e da intrecciare, ma oltre a questo il sito può essere considerato anche per una parte più analitica e di studio sul mondo dell'occupazione.

Infatti accanto alle discussioni che si sviluppano nei gruppi, e nelle pagine dei profili, c'è il blog ufficiale del sito, dove non mancano interventi sul mercato del lavoro, con commenti, statistiche segnalazioni di articoli e analisi.

In un approfondimento recente, ad esempio, si parlava dell'importanza del volontariato, in un altro addirittura di come combattere la disoccupazione. In un altro ancora di carriere “non tradizionali”, con consigli su come far fruttare al meglio questo tipo di esperienze.

Qui si suggeriva in primo luogo come utilizzare LinkedIn nel caso si svolga più di un'attività , e a quanto pare non c'è una regola precisa sull'evidenziare entrambe le proprie carriere, o puntare più su quella principale.

O ancora, sempre nella stessa sede venivano dati consigli su come gestire sul proprio profilo l'operazione di passaggio da un lavoro temporaneo alla ricerca di un impiego più stabile, o come tornare sulla scena lavorativa dopo un periodo di distacco.

Più in generale, chiaramente l'occhio è inevitabilmente puntato sul mercato del lavoro americano, più che su una concezione del lavoro italiana del fare il lavoro che si fa e basta, e lavorare e basta, ma la prospettiva globale del sito rende questi interventi comunque interessanti. Consigliabile quindi tenere d'occhio il blog, cosa che facciamo anche noi per scoprire gli spunti interessanti, e magari farne nascere qualche interessante dibattito.