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Manovra finanziaria 2011: il testo del maxi-emendamento

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 7 Settembre 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:52

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Online il testo del maxi-emendamento alla manovra finanziaria 2011-2013, su cui il Governo ha posto la fiducia in Senato: diverse le piccole e grandi novità  dell’ultimo minuto, comparse nel testo dell’emendamento al disegno di legge di conversione, che rastrellerà  il grosso dei fondi aggiuntivi per il pareggio di bilancio dall’aumento dell’IVA al 21% (700 mln nel 2011 e 4,2 mld a regime) a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione della manovra finanziaria, ossia il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Una novità  sul testo del maxi-emendamento dell’ultima ora, e riguarda la proroga del condono 2002: «per i soggetti che hanno aderito al condono di cui alla legge 27 dicembre 2002, n. 289, i termini per l’accertamento ai fini dell’imposta sul valore aggiunto pendenti al 31 dicembre 2011 sono prorogati di un anno».

Altra triste novità : è saltato nel maxi-emendamento l’articolo sui ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese, che avrebbe consentito di monetizzare i crediti rivolgendosi alle banche. Le P.A. non avranno alcun obbligo di certificare del credito per poterlo cedere ad una banca che intanto avrebbe provveduto ad erogare le somma spettante.

Come già  si subodorava, si allontana il rischio manette per gli evasori fiscali: di fatto, per andare in prigione non sarà  più solo necessario che l’impsta evasa sia superire ai tre milioni di euro, ma ora è necessaria come condizione anche un’evasione fiscale pari al 30% del volume d’affari. Si legge infatti nel testo che laquo;l’istituto della sospensione condizionale della pena di cui all’articolo 163 del codice penale non trova applicazione nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) l’ammontare dell’imposta evasa sia superiore al 30% del volume d’affari; b) l’ammontare dell’imposta evasa sia superiore a tre milioni di euro».

Per chiarire una volta per tutte la questione del contributo di solidarietà  per i calciatori, ora è ufficiale il reinserimento in manovra finanziaria del prelievo sui super-redditi, che toccherà  ai calciatori così come ai parlamentari e ai manager di aziende pubbliche. Un altro punto da da chiarire: il contributo di solidarietà  del 3% sulla parte eccedente i 300.000 euro di reddito si applicherà  a decorrere dal 1 gennaio 2011 e fino al 31 dicembre 2013, «in considerazione della eccezionalità  della situazione economica internazionale e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica»”. Tuttavia, se non otterrà  il pareggio di bilancio entro il 2013, il prelievo sui super-contribuenti sarà  prorogato fino al raggiungimento dell’obiettivo.

Infine, confermata la norma nell’articolo 8 della manovra finanziaria, che consente in deroga all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori così di licenziare anche senza giusta causa previo accordo sindacale o territoriale.