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Manovra bis 2011: tutti gli emendamenti approvati o soppressi

di Alessandra Gualtieri

Pubblicato 5 Settembre 2011
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:39

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Ogni settimana si riscrive il testo della manovra finanziaria bis, con emendamenti inseriti e soppressi, ritirati o modificati.

Dopo colpi di scena, critiche e polemiche, facciamo il punto su quanto è stato deciso dalla Commissione Bilancio del Senato, che ha analizzato e approvato tutti i nuovi e definitivi emendamenti alla manovra finanziaria bis.

Emendamenti nuovi o confermati

Evasione fiscale: la grande speranza del Governo è la lotta agli evasori. Per chi evade il Fisco oltre i 3 milioni di euro andrà  in prigione, senza godere della condizionale.

Black List dei contribuenti: l’Agenzia delle Entrate potrà  stilare liste di contribuenti a rischio evasione, da controllare in via preventiva sulla base delle informazioni fornite da intermediari finanziari.

Meno agevolazioni alle cooperative: confermato ilo taglio alle agevolazioni fiscale per le coop, con minori detrazioni e maggiore aggravio degli utili sulla base imponibile.

Tassazione in aumento per società  di comodo: considerate tali anche quelle in perdita per tre anni consecutivi, dovranno sobbarcarsi oltre al danno la beffa, ossia un’addizionale del 10,5% e numerose misure restrittive.

Beni di lusso nel Redditometro: l’Agenzia delle Entrate potrà  effettuare controlli sui beni delle società  usati da soci o familiari, compresi quelli di lusso come le barche, oltre a beni comuni come l’automobile.

Contratti aziendali in deroga: gli accordi aziendali potranno derogare da Statuto dei Lavoratori e contratti collettivi nazionali, siglati non solo dai principali sindacati ma anche da quelli territoriali purché con voto di maggioranza (per misurare la rappresentatività  del sindacato è sufficiente il criterio territoriale). Dai licenziamenti senza giusta causa, ora più facili, si salvano le neo-mamme.

Imposta di bollo sul money transfer: per ogni operazione l’imposta sarà  del 2% con prelievo minimo di 3 euro, esentando i trasferimenti effettuati da persone fisiche con matricola INPS e codice fiscale.

Emendamenti soppressi o ridotti

Contributo di solidarietà : nessun prelievo extra dalle tasche dei ricchi del settore privato, mentre rimane per pubblici dipendenti e pensionati (5% oltre i 90.000 euro, 10% oltre i 150.000).

Ponti: salta l’accorpamento delle feste laiche alle domeniche, salvando Primo Maggio, 25 aprile e 2 giugno ma condannando le feste patronali esclusa quella di Roma.

Tredicesime statali: nulla di fatto, i dipendenti pubblici possono tirare un sospiro di sollievo, anche se la propria azienda pubblica non raggiunge gli obiettivi si compenserà  con il taglio del 30% dei premi di produzione dei dirigenti responsabili.

FAS regionali: salvati dall’accetta come le tredicesime, non saranno tagliati anche se i ministeri non dovessero raggiungere nel 2012 l’obiettivo di risparmiare 6 miliardi di euro.

Dichiarazione dei Redditi e conto bancario: saltata la norma che imponeva l’indicazione del nome della propria banca nel modello di dichiarazione dei redditi, come deterrente al delinquere.

Redditi online: i Comuni potranno pubblicare sui loro siti web soltanto in forma anonima e aggregata i dati sui redditi provenienti dalle dichiarazioni, procedendo unicamente per categorie.

Condono: l’unico condono ammesso è quello tombale del 2002 (da recuperare entro il 31 dicembre 2011), mentre non ci saranno nuovi condoni edilizi o condoni fiscali del tipo “scudo fiscale”.

Tagli agli enti locali: saltano in gran parte, in virtù della Robin Tax sulle imprese energetiche (comprese le imprese delle Rinnovabili). Ai Comuni andrà  anche il 100% dei proventi della lotta all’evasione fiscale.

Comuni: salta il taglio dei piccoli Comuni sotto i mille abitanti, che però saranno accorpati in Unioni per dimezzare assessori e consiglieri.

Province: saltato il taglio delle Province con meno di 300mila abitanti, toccherà  ad un apposito ddl costituzionale procedere ad un dimezzamento di tutti i consiglieri provinciali.

Piccoli enti Ricerca e Cultura: salta la norma che prevedeva la soppressione degli enti con meno di 70 dipendenti.

SISTRI: il sistema di tracciabilità  dei rifiuti SISTRI, in manovra si salva in corner.