Come noto ormai a tutti, il Quarto Conto Energia ha introdotto un nuovo sistema di tariffe incentivate (sono anche aperte le iscrizioni degli impianti per godere delle tariffe agevolate), molto meno remunerativo del precedente.
Il blocco (improvviso) delle tariffe agevolate e l’introduzione di un sistema meno vantaggioso – il tutto “condito” da mesi di trattative tra Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico con gli operatori del settore – ha prodotto delle conseguenze.
Positive o negative, dipende dal punto di vista…. e dal momento in cui le imprese che investivano si trovavano rispetto nel passaggio dal Terzo al Quarto Conto Energia.
Basta ricordare che, al termine della tira e molla, un nutrito numero di imprese che operano nel settore Rinnovabili ha annunciato ricorso, su ben quattro fronti, contro il provvedimento che fissa i nuovi incentivi e contro il decreto legislativo del Governo che ha recepito la direttiva europea sulle Rinnovabili.
Il tutto, accompagnato da richieste di risarcimento danni (sofferti dalle imprese del settore) davvero notevoli.
Il cambio di passo ha prodotto anzitutto una sorta di corsa all’accaparramento alle autorizzazioni, prima del 31 dicembre 2010. Arrivare entro questi termini ha significato infatti ottenere le tariffe migliori viste le voci sulla riduzione o addirittura l’azzeramento degli incentivi…chi tardi arriva male alloggia!!
Tutti scontenti dunque?
Molti operatori del settore ritengono che, malgrado tutto, alla fine resteranno in piedi i migliori (?): insomma le aziende che nel settore delle rinnovabili hanno dimostrato maggiore professionalità e senso “etico” degli affari. Secondo alcune stime il settore conserva comunque il proprio trend di sviluppo, dal momento che i minori incentivi sono compensati da una riduzione dei costi dei componenti utilizzati negli impianti.
Sarà vero ma nel frattempo il settore delle Rinnovabili ha intrapreso un ulteriore percorso di sviluppo. Sono infatti in corso vere e proprie campagne di “shopping” di (grandi) impianti fotovoltaici perlopiù da parte di fondi di investimento.
Il passaggio successivo sembra essere quello di creare un vasto e redditizio mercato finanziario basato su titoli legati alla green economy.
In effetti a questo punto, presto o tardi, ci si chiederà : è più redditizio avviare un nuovo impianto, incentivato con le nuove tariffe, o comprare titoli e quote di impianti incentivati con le tariffe dei precedenti conti energia?