Stop alla comunicazione annuale, da parte di lavoratori dipendenti e pensionati, dei dati sui familiari a carico ai fini delle detrazioni. L'adempimento, introdotto con la Finanziaria 2008, trova il suo arresto con il Decreto Sviluppo emanato recentemente.
Il nuovo adempimento prevede che la comunicazione rimarrà valida fino a revoca. Resta inteso che dovrà essere presentata in caso di variazione dati.
Si potrà dunque beneficiare delle detrazioni pur non avendo l’obbligo di comunicare ogni anno la nuova richiesta di detrazione per familiari a carico. E' questa la nuova disposizione del DL Sviluppo che introduce semplificazioni per aziende, professionisti, lavoratori dipendenti e pensionati.
Il Dl Sviluppo fa un imbarazzante passo indietro e ripristina la normativa originale: le detrazioni si riconoscono, su richiesta del contribuente, fino a riformulazione di apposita comunicazione che dovrà avvenire ogni volta che intervengono variazioni nelle condizioni di spettanza.
A tal proposito si ricorda che l'attuale normativa considera fiscalmente a carico i membri della famiglia che nel 2010 hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Possono essere considerati fiscalmente a carico coniuge e figli indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età , anche se non conviventi con il contribuente.
Possono, inoltre, essere considerati a carico, a condizione che convivano con il contribuente, il coniuge legalmente separato, i discendenti dei figli, i genitori, le mogli e i mariti dei figli, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle, i nonni.
Per il coniuge è prevista una detrazione pari a euro 800 decrescente all'aumentare del reddito complessivo, che si azzera se il reddito supera euro 80.000.
Per i figli a carico la detrazione spettante è pari a 800 euro per ciascun figlio di età superiore o uguale a 3 anni e 900 euro per ciascun figlio di età inferiore a 3 anni.
Le detrazioni vanno aumentate di 200 euro per ciascun figlio disabile e di altrettante 200 euro per ciascun figlio per i contribuenti con più di 3 figli a carico.