Novità in tema di Fisco comunale in relazione alla tassa sulle locazioni: si chiama cedolare secca e prevede la tassazione del canone di locazione per i contratti di affitto di immobili ad uso abitativo e relative pertinenze locate assieme all’abitazione. Come? Tramite applicazione di un’aliquota del 21% per contratti a canone libero e 19% per contratti concordati.
Tali aliquote si considerano in sostituzione di Irpef, addizionali e imposte di registro e bollo.
I proprietari di immobili dovranno individuare la soluzione più economica tra la tassazione dei canoni di locazione in base al regime ordinario e quella derivante dall'applicazione della cedolare secca. Qualora quest'ultima risulti più conveniente potranno manifestare la propria opzione utilizzando il modello SIRIA (Sostitutiva Imposte di Registro, Irpef e Addizionali) da spedire esclusivamente in via telematica dopo avere ottenuto dall'Agenzia delle Entrate le proprie credenziali (username e password), o rivolgendosi a un intermediario abilitato.
Per i contratti scaduti prima del 7 aprile l'opzione si fa in sede di dichiarazione dei redditi da presentare nel 2012. Chi ha contratti di locazione in scadenza o chi sta per stipularne di nuovi ha tempo per la registrazione fino al prossimo 6 giugno.
I coniugi possono presentare opzioni multiple: uno dei due può, infatti, trovare più convenite l'opzione della cedolare secca mentre l’altro, avendo redditi più bassi, può ritenere più vantaggioso il regime ordinario di tassazione Irpef. Resta inteso che ogni comproprietario deve presentare la propria opzione.
Il modello SIRIA, però, non potrà essere utilizzato nelle situazioni più complesse. In tal caso sarà necessario recarsi presso gli uffici dell'amministrazione finanziaria per presentare il documento cartaceo in duplice copia. Tale procedura è obbligatoria, inoltre, per i nuovi contratti quando la scelta non è effettuata nel primo anno di vigenza.
Una volta effettuata, l'opzione per la cedolare secca vale per tutta la durata del contratto o della proroga e non deve essere più confermata. Sarà , tuttavia, possibile revocare l'opzione secondo modalità che l'Agenzia delle Entrate comunicherà a breve.
La cedolare secca cancella l'adeguamento dei canoni in base all'inflazione Istat. Per questo motivo il proprietario dovrà inviare all'inquilino una raccomandata in cui comunica di rinunciare al ritocco.