Dalla rete emergono voci sempre più insistenti relative a problematiche insite all’interno dei nuovi MacBook Pro e che vedrebbero le macchine Apple mostrare malfunzionamenti se sottoposte a pesanti carichi di lavoro. Al momento la causa primaria del “malessere” che affligge i nuovi portatili della mela non è ben chiaro, seppure appaia correlato ad un eccessivo surriscaldamento della CPU/GPU. Da parte di Apple al momento non è ancora giunta alcuna comunicazione ufficiale, seppure dalla rete siano emersi alcuni workaround per contenere il problema.
Innanzitutto, la problematica si manifesta nel caso il portatile sia messo sotto stress da elaborazioni computazionali particolarmente pesanti, quali ad esempio rendering video o 3D, ma può manifestarsi anche con l’esecuzione di macchine virtuali o compilatori, nonché nel caso si utilizzi Windows tramite Bootcamp.
I sintomi tipici, elencati nel dettaglio all’interno di un apposito wiki creato da utenti Apple affetti dal problema, sono:
- Freeze completo della macchina, tutto risulta bloccato;
- freeze parziale ma si può muovere il cursore del mouse (non confermato):
- freeze parziale con musica che continua ad essere riprodotta in background;
- freeze parziale, ma accesso SSH possibile da host remoto per un periodo limitato di tempo:
- freeze dovuto dovuto alla schermata di chiusura di Windows 7 sotto Bootcamp.
La soluzione più funzionale ma al contempo drastica e ben poco piacevole al “congelamento” del sistema consiste nel riavviare forzatamente il proprio Mac; alcuni riferisce di essere riusciti ad entrare nel proprio Mac da remoto attraverso SSH, nonostante il computer non mostrasse apparenti segnali di vita. Dalla rete arrivano comunque numerose segnalazioni di tecniche più o meno efficaci per scongiurare o almeno minimizzare il problema.
Alcuni utenti hanno trovato giovamento nell’utilizzare solo con il chip grafico integrato nel processore, Intel GMA 3000, e non la scheda grafica AMD dedicata; a quanto sembra infatti nel modello da 13 pollici il problema dei freeze non si porrebbe e quest’ultimo modello utilizza proprio l’unità grafica integrata nelle CPU Sandy Bridge. Il sito MaCNN consiglia l’installazione dell’App Tamer, un'utility che in automatico manda in pausa le applicazioni riducendo così il carico di lavoro sui core del processore; ciò diminuirebbe di conseguenza il calore generato dal sistema.
In definitiva, non è ancora ben chiaro se si tratti di una problematica a livello software o hardware (sotto accusa anche l’avvio del sistema operativo a 64 bit); secondo alcune voci, il prossimo aggiornamento a Mac OS X 10.6.7 dovrebbe risolvere il problema, dovuto semplicemente ad una errata calibrazione del codice deputato alla gestione delle ventole di raffreddamento, per altri si tratta invece solamente di attendere una patch. L’ultima parola quindi ad Apple, che nei prossimi giorni dovrebbe fornire risposte più concrete.