Può sembrare una trovata frivola, o una di quelle idee che vengono agli americani per fare business da qualunque cosa, ma Cinkue è un progetto che parte da un'idea in fondo banale: essere pagati per fare qualcosa.
Ovviamente in questo caso la funzionalità del servizio coincide con il suo successo, cioè nel riuscire a diventare abbastanza frequentato. E Cinkue sembra esserlo, con il vantaggio di essere rivolto al mercato italiano e quindi poter trovare offerte o potenziali acquirenti con maggiore facilità , oltre ovviamente alla praticità per i servizi per cui occorre spostarsi o spedire qualcosa.
Il meccanismo si basa su una cifra di partenza, 5 euro e multipli, a partire dalla quale si possono offrire i propri servizi.
Come potenziali utenti, la ricerca avviene dal menu laterale, secondo categorie, o attraverso testo libero. C'è un po' di tutto, come si può immaginare, da chi offre consigli su come vestirsi per una serata particolare a chi può raccontarti l'ultimo episodio di una serie televisiva, a cose probabilmente più utili come l'offerta di pareri legali, di ripetizioni scolastiche o di supporto tecnico per la realizzazione di siti.
Poco più in basso, c'è uno spazio per lasciare i propri suggerimenti, e quindi magari riuscire a incontrare gli interessi di chi invece propone un servizio.
In questa seconda categoria, le offerte sono ugualmente semplici da creare. Si inserisce un titolo, una descrizione, la categoria e il numero di giorni che si impiegheranno, oltre ovviamente al costo della prestazione.
Più in basso si possono inserire eventuali foto tramite file o un link di un video o di una immagine su Flickr.
Le transazioni vengono gestite direttamente da Cinkue tramite PayPal.