Capitalizzare spese di brevetti industriali

di Nicola Santangelo

19 Ottobre 2010 11:00

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Con il termine brevetto industriale ci si riferisce al diritto di godimento e allo sfruttamento di opere dell'ingegno, di invenzioni industriali o di disegni. Costituiscono diritto di brevetto le nuove invenzioni destinate ad avere un'applicazione industriale. La tutela del diritto di brevetto può essere limitata al territorio nazionale o anche all'estero.

Il diritto di brevetto industriale appartiene alla categoria delle creazioni intellettuali tutelato, fra l'altro, anche dal nostro codice civile che ne riconosce l'esclusivo diritto di sfruttamento dell'invenzione entro i limiti stabiliti dalla legge. Presupposto indispensabile della tutela giuridica è la concessione del brevetto da parte dell'Ufficio Italiano Brevetti o dell'Ufficio Europeo di Brevetti.

Il diritto di brevetto può essere acquistato da terzi a titolo oneroso. La tutela del diritto di brevetto dura solitamente 20 anni.

Qualora l'impresa realizza l'opera internamente, dovrà  provvedere a capitalizzare l'insieme dei costi che hanno condotto la società  ad ottenere il brevetto. Fra questi si annoverano:

  • spese per retribuzioni del personale che ha svolto l'attività  di ricerca e di sviluppo;
  • costi relativi ai consumi dei materiali, dell'energia e di tutte le altre spese afferenti l'attività ;
  • spese per servizi;
  • quote di ammortamento delle immobilizzazioni materiali ed immateriali direttamente utilizzate nell'attività  di ricerca e di sviluppo;
  • oneri finanziari strettamente correlati con l'attività  oggetto della ricerca;
  • costi sostenuti per la domanda e l'ottenimento del diritto di brevetto.

Si immagini, ad esempio, la ditta Alfa S.p.A. che realizza un'opera. Gli studi per la progettazione e la realizzazione sono stati condotti da cinque ricercatori le cui retribuzioni ammontano a euro 75.000 di cui euro 9.000 per oneri fiscali e contributivi. Gli stessi hanno utilizzato un magazzino in affitto il cui canone complessivo ammonta a euro 12.000. Spese complessive per prestazione di servizi (luce, acqua e pulizie) ammontano a euro 25.000. L'impresa decide di capitalizzare le spese. In prima nota avremo le seguenti scritture:

Dare Avere
Brevetti, marchi e opere dell'ingegno 112.000,00
Retribuzioni personale dipendente 66.000,00
Oneri fiscali e contributivi 9.000,00
Fitti passivi 12.000,00
Energia elettrica 10.000,00
Acqua 3.000,00
Spese per pulizie locali 12.000,00