Imprese fuori dalla crisi: molte ma non tutte

di Nicola Santangelo

Pubblicato 17 Agosto 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:36

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Le imprese del nostro Paese hanno superato la crisi. Ne è convinto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, che, in un'intervista rilasciata al quotidiano Italia Oggi, conferma i segnali di incoraggiamento provenienti dal nostro tessuto produttivo. Prova ne è il tentativo di crescita imprenditoriale della prima metà  d'anno. E', infatti, pari a 17.000 unità  l'aumento delle imprese rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un segnale incoraggiante ma che non deve crearci facili illusioni.

Sarà  pur vero che le imprese stanno uscendo dalla crisi ma è bene, comunque, ritenere attendibile anche il giudizio di molti imprenditori che continuano a lamentare la staticità  del mercato italiano. La ripresa dei mercati è molto lenta e parecchie imprese, già  asfissiate dalla congiuntura economica, non riescono a ingranare. La scelta, sebbene sofferta, è una inevitabile chiusura dell’azienda.

A parlare di chiusura d'azienda non sono soltanto le micro o le piccole imprese. Nell'ultimo periodo, infatti, si vedono coinvolti in questi scottanti argomenti anche grandi gruppi industriali quali la Fiat per lo stabilimento di Termini Imerese o attività  storiche come il ristorante Charleston sul mare di Mondello, uno dei ristoranti simbolo della città  di Palermo frequentato, in passato, anche dai reali della casa Savoia.

Il numero uno di Unioncamere ritiene necessario rilanciare gli investimenti, liberare le imprese da inutili regole, stimolare i consumi alleggerendo la pressione fiscale su famiglie e imprese e superare l'Irap. Nessun cenno, invece, a ciò che realmente aiuterebbe le imprese a uscire con più facilità  dalla crisi: i gruppi di imprese. Personalmente ritengo che le aziende del Sud hanno il dovere morale di unire le loro forze e costituire un network di imprese lungo l'asse del Mediterraneo. Un pacifico confronto tra le Pmi meridionali necessario, se non indispensabile, a pianificare possibili sviluppi del sud Italia.