In sede di chiusura di bilancio occorre individuare i costi e i ricavi di competenza dell'esercizio la cui manifestazione finanziaria dovrà verificarsi o comunque si è verificata in un esercizio diverso da quello in chiusura.
Questo perché secondo il principio della competenza bisogna indicare in bilancio tutte le spese e i profitti generati nell'esercizio.
Non è raro trovare, ad esempio, società che corrispondono canoni di locazione per l'affitto di un magazzino a copertura di un periodo ricadente su due esercizi. In tal caso, in sede di chiusura di bilancio sarà necessario stornare la quota parte di costo eccedente che dovrà essere riportato nell'esercizio successivo.
Si pensi ad esempio alla società Alfa S.r.l. che in data 01.05.n paga tramite bonifico bancario la locazione anticipata del magazzino industriale per euro 3.600,00. In contabilità saranno riportate le seguenti scritture contabili:
Dare | Avere | |
Fitti passivi | 3.600,00 | |
Banca c/c | 3.600,00 |
In sede di chiusura di bilancio dell'esercizio n, la società Alfa S.r.l. dovrà considerare che la quota di competenza dell'esercizio corrente è pari a 8 mesi e fa riferimento al periodo 01.05.n – 31.12.n. La quota relativa ai restanti 4 mesi, dal 01.01.n+1 al 30.04.n+1, sarà di competenza dell'esercizio successivo.
Saranno presentati, pertanto, i seguenti calcoli:
3.600,00 / 12 x 8 = 2.400,00 Quota di competenza dell'esercizio n
3.600,00 / 12 x 4 = 1.200,00 Quota di competenza dell'esercizio n+1
Per questo motivo, al 31.12.n la società Alfa S.r.l. dovrà registrare le seguenti scritture:
Dare | Avere | |
Risconti attivi | 1.200,00 | |
Fitti passivi | 1.200,00 |