Produzione di energia: Bloom Box apre nuovi scenari?

di Paolo Sebaste

Pubblicato 4 Marzo 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:41

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In tema di energie rinnovabili, recentemente, molta dell’attenzione da parte degli operatori del settore e delle PMI interessate ad investire in questo ambito proprie risorse aziendali, si è concentrata perlopiù sul fronte dei possibili scenari scaturenti dalla politica di incentivazione che il Governo intende portare avanti.

Gran parte dell’attenzione è stata dunque focalizzata sul conto energia e parallelamente sulle relative stime di sviluppo del mercato per i settori del fotovoltaico e dell’eolico. Sul tema delle nuove aliquote di incentivazione del conto energia non c’è al momento certezza, visto che il relativo provvedimento non è ancora stato emanato. L’unica certezza, al momento, è la riduzione delle percentuali prevista dalla normativa vigente.

Anche la produzione da fonti rinnovabili diverse dall’eolico e dal fotovoltaico, come la produzione ed utilizzo di biomasse rimane legato a questi interrogativi. La estensione annunciata degli incentivi per la produzione di energia elettrica anche da biomasse agricole consentirà  la riconversione di un settore produttivo con la creazione di nuova occupazione mantenendo quella già  esistente.

Dimostrazione che la green economy costituisce sempre più l’alternativa per settori produttivi maturi o fortemente in crisi con possibilità  concrete anche per l’indotto costituito da piccole imprese.

Il dispositivo presentato recentemente dalla start up statunitense Bloom energy ha tutti gli elementi del “classico” asso che salta fuori dalla manica di uno scaltro pokerista. Il Bloom Box, la scatoletta magica che produce, in “modo pulito”, una quantità  di energia elettrica pari a quella di un campo fotovoltaico di discrete dimensioni, ha destato grande curiosità  anche in Italia rilanciando un altro tema, quello della ricerca e della innovazione (e della relativa incentivazione) che appare fondamentale per lo sviluppo ed il consolidamento di imprese, soprattutto PMI che intendono agganciare le opportunità  offerte dalla green economy.

Se al momento, dunque, gran parte dell’attenzione sullo sviluppo del mercato legato alle fonti rinnovabili ed alla produzione di energia elettrica in modo “alternativo”, ha interessato tecnologie tutto sommato “mature”, La novità  che recentemente ha fatto il giro del mondo pone le basi (teoriche) per nuovi scenari.

Miracolo ottenuto grazie ad una astutissima campagna di Marketing? Possibile (futura) sfida nel modo di produrre energia in modo efficiente ed alternativo? Aspettiamo di poter vedere le carte.