Tutti uniti contro Apple e il suo Application Store per combatterne lo strapotere? Sembrerebbe di si, da quanto emerge dal Mobile World Congress di Barcellona. Il modello di business introdotto in punta di piedi da Apple due anni fa è diventato il punto di riferimento per tutti, ed anzi qualcuno dice che il modello dell’Application Store sia difficilmente replicabile per contenuti, qualità e successo.
Ecco dunque che a Barcellona è nata la Wholesale Applications Community, un’alleanza composta da ben 24 operatori di telefonia mobile di tutto il mondo che tenterà di contrastare lo strapotere di Apple. Per farlo, realizzeranno una piattaforma comune da utilizzare come “base” per le applicazioni dei futuri device mobili.
Non importa quale sistema operativo monti il nostro smartphone, perché questa piattaforma comune permetterà agli sviluppatori indipendenti di realizzare e poi vendere applicazioni e widget perfettamente funzionanti su Android o su Windows Mobile e perché no anche su Symbian.
Questa alleanza ha comprensibilmente fatto arrabbiare Apple, ma anche Google che per il suo Android ha realizzato un Market specifico che sino ad ora è stato l’unico a reggere i confronti con quello dell’iPhone. Proteste anche da parte di Nokia che da poco tempo ha lanciato l’Ovi Store.
Tuttavia gli analisti si dimostrano piuttosto perpelessi, perché già in passato si tentarono iniziative simile che però naufragarono miseramente in poco tempo. A questo punto solo il tempo ci dirà se all’orizzonte è in arriva una nuova frontiera per il business dei telefonini oppure no.
Per la cronaca i 24 operatori sono: América Mà³vil, AT&T, Bharti Airtel, China Mobile, China Unicom, Deutsche Telekom, KT, Mobilkom Austria Group, MTN Group, NTT DoCoMo, Orange, Orascom Telecom, Softbank Mobile, Telecom Italia, Telefà³nica, Telenor Group, TeliaSonera, SingTel, SK Telecom, Sprint, Verizon Wireless, VimpelCom, Vodafone e Wind.