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Bilanci, la deducibilità  IRAP genera una sopravvenienza

di Nicola Santangelo

Pubblicato 9 Febbraio 2010
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:41

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Il rimborso dell'IRES derivante dalla deducibilità  IRAP del 10% deve essere riportato in contabilità  nel momento in cui diviene certo. Scatta, così, l'obbligo per le società  che hanno inviato l'istanza telematica entro lo scorso 31 dicembre di iscrivere il credito verso l'Erario nel bilancio in chiusura.

In tal caso l'impresa dovrà  riportare in prima nota una scrittura contabile che generi un credito verso l'Erario imputabile fra i Crediti tributari, nell’attivo circolante dello stato patrimoniale, e una sopravvenienza attiva ascrivibile fra i proventi straordinari del conto economico.

Dare Avere
Crediti verso l’Erario 10.000,00
Sopravvenienze attive 10.000,00

La registrazione va effettuata nell'esercizio di competenza, quindi in quello nel quale si matura la ragionevole certezza che il provento sia stato realizzato.

Le istanze saranno rimborsate a partire dalle annualità  più vecchie e, pertanto, con molta probabilità  2004 e 2005. Per gli esercizi successivi occorrerà  attendere l'esito delle liquidazioni. In definitiva, nella contabilizzazione della sopravvenienza attiva al 31 dicembre scorso, occorre tenere conto della valutazione delle disponibilità  di fondi erariali destinati ai rimborsi.

La sopravvenienza rilevata non risulta tassabile né ai fini IRAP né ai fini IRES.