L'aspettativa di una rinascita dell'economia siciliana per molte imprese si era leggermente smorzata ma non del tutto spenta. Ad alimentare la fiducia delle Pmi dell’isola, che ormai osservavano con rassegnazione l'evolversi degenerativo del quadro economico, è stato l'intervento del governo siciliano grazie all’emanazione di un ddl che regolamenta il credito d’imposta.
La Sicilia è, infatti, la prima regione italiana a varare (e questo rappresenta un forte segnale di attenzione alle imprese da parte del governo siciliano) una legge che premia realmente gli imprenditori che creano impresa con i fondi propri i quali potranno risparmiare sulle tasse grazie al credito d'imposta. In tal modo si focalizzerà l’attenzione esclusivamente sulle imprese il cui manager ha la capacità di rischiare con il capitale proprio.
Il ddl (approvato all'unanimità da tutti i gruppi parlamentari), grazie alla ratifica di diversi emendamenti migliorativi, ha la funzione di superare il gap che separa l'economia siciliana dal resto d'Italia e d'Europa e, quindi, creare le condizioni per alleviare la crisi occupazionale e di liquidità delle Pmi promuovendo un ambiente ideale per favorire i processi di aggregazione fra le imprese esistenti. I benefici per le imprese, in definitiva, non sono indifferenti grazie al rilancio dell'economia in termini di sviluppo e di occupazione.
Verrà consentito il meccanismo del credito d'imposta a piccoli e medi imprenditori, che in Sicilia rappresentano le fondamenta dell'economia, ai quali sarà offerto un concreto sostegno: 600 milioni sotto forma di agevolazioni fiscali che serviranno a promuovere progetti di investimento.
Ricordiamo che per credito d'imposta non si intende un vero e proprio finanziamento ma piuttosto il recupero delle somme utilizzate dalle stesse aziende attraverso la compensazione di altre imposte o contributi di previdenza sociale per una durata massima di tre esercizi fiscali. Le risorse necessarie per applicazione della legge hanno copertura finanziaria attraverso i fondi Fas regionali e gli strumenti operativi di programmazione comunitaria per il periodo 2007-2013
Potranno beneficiare del regime di aiuti tutti i soggetti titolari di reddito d'impresa in Italia, nonché gli imprenditori agricoli ed enti non commerciali che svolgono attività d'impresa e che realizzano investimenti nell’isola.
Un plauso alla regione Sicilia che, dando prova di grande maturità , ha voluto dimostrare all'Italia intera come si propongono soluzioni precise ed efficaci per la risoluzione dei problemi che affliggono le imprese. In Sicilia, così come nel resto d'Italia, le piccole e medie imprese sono alla base dell'economia. Il decreto offre alle Pmi sfiancate una grande opportunità di crescita e di ripresa.
Il ddl è stato approvato. Adesso occorre darne piena attuazione e fare in modo di aiutare chi realmente ne ha bisogno.