Network Marketing? Ecco i requisiti per essere un distributore di successo

di Noemi Ricci

Pubblicato 29 Settembre 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 19:33

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Di Network marketing – o anche Multilevel Marketing – se ne sente parlare sempre più spesso: è una forma di vendita diretta basata sulla creazione di una rete (network) attraverso la quale vengono effettuate le attività  commerciali.

In pratica, vi è una rete di persone che “parlano ad altre persone” del prodotto o servizio, e lo consegnano direttamente al consumatore.

Adottata anche da grandi società  come Coca Cola, Gillette, Avon, Colgate e Palmolive, questa tecnica attira sempre più persone, perché non richiede capitali iniziali e permette di impegnarsi anche solo part-time o lavorando in remoto, senza richiedere specifiche competenze tecniche e di vendita/marketing.

Ma, volendo lanciarsi in questa avventura e dovendo scegliere tra le varie alternative esistenti, quali sono i requisiti che una società  deve possedere per entrare in questo business?

Secondo uno studio effettuato dalla Harvard Business School sono tre le caratteristiche essenziali su cui basarsi per scegliere la “società  di networking” giusta a cui affidare la distribuzione dei propri prodotti e con la quale intraprendere questa nuova metodologia di lavoro.

In primo luogo, la società  deve essere sul mercato da almeno 18 mesi, tanto per essere sicuri che “abbia un futuro” visto che il 90% delle società  di network marketing fallisce entro un anno e mezzo dal suo avvio.

Il secondo criterio riguarda la tipologia di prodotto trattato: deve essere esclusivo o acquistabile solamente da distributori della propria compagnia, e di frequente consumo, per poter contare su vendite costanti nel tempo. Tutto questo perché è importante poter contare sulla fedeltà  dei clienti, senza essere costretti a ricercarne di continuo.

Seconda caratteristica importante che dovrebbe avere il prodotto trattata è il suo costo: tanto è minore, tanto maggiore è la facilità  con cui si può vendere.

Terza caratteristica, rappresentare quella che la Harvard Business School definisce un’opportunità  “ground floor“: il numero dei distributori attivi deve essere meno della metà  dell’1% della popolazione.

Quindi, prendendo come riferimento l’Italia dove la popolazione è di circa 60 milioni di persone, i distributori dovrebbero essere meno di 300mila.

Secondo la Harvard Business School, avere a che fare con una società  di networking che conta meno di 500.000 distributori attivi significa avere di fronte una straordinaria opportunità . Se addirittura fossero meno di 100.000, ci si troverebbe di fronte ad un’opportunità  che si verifica solo una volta nella vita.

Come esempio italiano viene riportato quello di LifeWave.