Banche e Pmi: al giro di boa della pausa estiva, la percezione di un “arrivederci a settembre” piuttosto incerto era piuttosto concreta e reso evidente da un anno iniziato con una miriade di annunci ed iniziative di sostegno e salvataggio che, però, stentavano a decollare per sostenere un settore che, causa la contrazione dei crediti concessi dagli istituti di credito cominciava ad avere il fiato (molto) corto.
Le chiusure estive hanno paventato in più di un’occasione il timore, piuttosto concreto, che la riapertura di settembre da parte delle imprese, soprattutto le piccole e le micro imprese, sarebbe stata un opzione non del tutto scontata.
Il sole agostano non ha tuttavia impedito che si arrivasse alla stipula di un accordo che era nell’aria da un po’ di tempo tra ABI ed associazioni di rappresentanza delle Pmi, “assistiti” dal Ministero delle Finanze.
L’Accordo per la moratoria dei debiti delle Pmi, sottoscritto il 3 agosto, nonostante l’ampia diffusione data dai media e l’interesse “istantaneo” mostrato dalle imprese interessate, ha però dovuto attendere l’inizio del mese di settembre per cominciare a dare qualche segnale concreto sulle possibilità offerte ai piccoli imprenditori in merito all’allungamento dei tempi di pagamento delle rate di finanziamenti e mutui.
Intanto nel mese di agosto si è notevolmente allungata la lista degli istituti di credito che hanno aderito all’accordo, sino ad arrivare, ad oggi, ad una copertura del sistema creditizio superiore all’80% delle banche operanti nel paese.
Il tutto, con la prospettiva concreta che si arrivi entro fine settembre alla totalità del sistema bancario, con ciò tacitando le perplessità avanzate sulla volontarietà di adesione all’accordo da parte delle banche.
Altro punto “caldo” riguarda l’interpretazione di alcune clausole dell’accordo per definire nel modo più chiaro (ed esteso?) possibile quali (e quante) Pmi potranno richiedere alla propria banca di accedere alla moratoria sui debiti.
L’ABI ha già pubblicato, e tiene in costante aggiornamento, sul proprio sito le FAQ elaborate sulla base dei quesiti pervenuti sia dalle banche che dalle imprese, cui andrà ad aggiungersi una guida per orientare le Pmi e garantire condizioni uniformi di applicazione dell’accordo su tutto il territorio nazionale da parte di ogni singolo sportello delle banche aderenti.
Le condizioni applicate dalle banche in applicazione dell’accordo saranno inoltre “monitorate” da una apposita task force istituita presso il Ministero delle Finanze. Insomma, eppur (qualcosa) si muove.