La gestione del passaggio da XP a Windows 7

di Marco Mattioli

Pubblicato 15 Settembre 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:52

Il rilascio ufficiale di Windows 7 è ormai imminente ed un test della versione Enterprise Edition è già  stato proposto in questo blog, grazie alla versione di prova di 90 giorni ufficialmente rilasciata da Microsoft.

Chi desidera effettuare il passaggio diretto da Windows XP al nuovo sistema operativo, può leggere il contributo su TechRuplic, che offre alcune interessanti riflessioni sull’argomento.

La prima osservazione concerne la maggior leggerezza di Windows 7 rispetto a Vista e ciò potrebbe consentire l’installazione su PC dalle specifiche hardware non particolarmente spinte, nei quali si utilizza attualmente proprio XP. Per ulteriori dettagli e saperne di più a in termini di compatibilità  è comunque possibile installare il tool Upgrade Advisor.

Se di decide di rimpiazzare completamente XP, la procedura di installazione non lo eliminerà  completamente, creando una cartella chiamata Windows.old contenente la precedente cartella di Windows, la cartella documenti, le impostazioni ed i file dei programmi.

Un’opzione da valutare è il mantenimento di XP, creando una configurazione multiboot ed avvalendosi di una nuova partizione od in alternativa di un secondo disco fisso. Prima di procedere in qualsiasi direzione è comunque consigliabile eseguire un salvataggio di tutti i dati e documenti più importante, evitando di incappare in spiacevoli sorprese e potendoli ripristinare al momento opportuno.

Al primo avvio di Windows 7 si nota subito la grande diversità  dell’interfaccia utente rispetto a quella di XP, accompagnata da numerose nuove funzionalità . Alcune impostazioni sono comunque riconducibili a quelle di XP, ma risulta certamente utile affidarsi all’aiuto integrato ed alle pagine dedicate da Microsoft a tale argomento.

Infine, se si desidera poter continuare ad utilizzare applicazioni nate per XP non compatibili con Windows 7 è disponibile la modalità  XP, un ambiente virtuale che include, tra l’altro, una licenza gratuita e pienamente fruibile del precedente sistema operativo, anche se in questo caso sono richieste maggiori risorse hardware.