In diverse occasioni la Pubblica Amministrazione è stata posta all'indice per la eccessiva lentezza burocratica; soprattutto nelle occasioni (rare) in cui deve mettere mano al portafogli per restituire alle imprese somme derivanti da crediti per le imposte versate in eccedenza.
Non sono molto lontani i ricordi di domande che, inviate con la classica raccomandata, andavano ad ingrossare ciclopici archivi dove il tempo restava sospeso in attesa che le richieste venissero definite. Arrivare al termine di una pratica di rimborso era un'operazione, diciamolo, piuttosto complessa.
Il presente si mostra teoricamente abbastanza diverso: le informazioni in nella Rete; le domande un tempo affidate al postino ora vengono letteralmente “sparate” cliccando il pulsante “invio” di un modulo on line che alimenta automaticamente un archivio informatico. Il Click-day per il rimborso dell'IRAP si dimostra, tuttavia un caso esemplare di uso della tecnologia applicato a situazioni concepite con criteri che, con la “velocità di invio”, hanno poco a che fare.
Le proroghe IRAP sinora concesse per l'avvio di questa discussa procedura sono state, in qualche modo, attribuite a due fattori che sostanzialmente relegano le Pmi ad una partenza svantaggiata:
- Assegnazione dei rimborsi in base all'ordine cronologico di arrivo delle domande;
- Fondi stanziati per i rimborsi considerati esigui (100 MLN di €) rispetto al totale di quelli potenzialmente richiesti.
I procedimenti di rimborso accelerato di imposte, unitamente ad altre misure sono stati concepiti per consentire alle Pmi ed alle microimprese di far fronte alle difficoltà legate alla crisi, prima tra tutte il problema della liquidità finanziaria.
Ma la procedura sinora realizzata, viene considerata alla stregua di un duello tra pistoleri laddove, legare il riconoscimento di un diritto alla velocità di compilazione di un form ed alla banda disponibile per l'invio, rievoca i classici western dove si scambiano frasi del tipo “Quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto”.
In ogni caso la velocità con cui vengono inoltrate le domande non garantisce altrettanta celerità nella assegnazione (e pagamento) dei rimborsi. La legge, in effetti, non dispone nulla in merito ad un successivo “Click-Day” a carico delFisco per accelerare i rimborsi IRAP a tutte le imprese creditrici.