Credito Pmi: le iniziative Banca Intesa SanPaolo

di Roberto Rais

Pubblicato 28 Maggio 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:42

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Nei giorni scorsi, Intesa SanPaolo ha lanciato una nuova iniziativa pro-pmi per l’accesso al credito delle aziende in difficoltà , da tempo unitasi alla folta schiera di istituti bancari che si sono attivati per contribuire a risollevare le piccole e medie imprese italiane dalla difficile fase nella quale sono cadute da diverso tempo.

L’istituto di credito nato sull’asse Milano – Torino ha infatti deciso di lanciare una nuova iniziativa che permetterà  alle Pmi individuate (oltre 30.000 clienti della banca) di beneficiare della possibilità  di rinviare di un anno il pagamento delle rate di mutui e leasing, in quota capitale.

Le imprese che ne faranno richiesta, avendone i previsti requisiti, potranno quindi posticipare di 12 mesi il rimborso della quota capitale dei finanziamenti ipotecari e chirografari, e dei leasing strumentali, con il ricorso ad una semplice scrittura privata.

Il rinvio avrà  per oggetto le rate in scadenza nei 12 mesi successivi alla richiesta, a partire dal mese di luglio. Al termine del periodo di posticipazione delle rate, il piano di ammortamento riprenderà  regolarmente.

All’interno della stessa iniziativa, sono inoltre stati predisposti altri strumenti per favorire la capitalizzazione delle aziende, con linee di finanziamento destinate a rafforzare la struttura patrimoniale delle società .

Nelle scorse settimane, Intesa SanPaolo aveva già  raggiunto con Confindustria un’intesa a favore delle Pmi – stavolta quelle dell’Emilia Romagna – che non riuscivano ad incassare i crediti dei propri clienti.

Con l’accordo “Capitale Circolante” si può dilazionare l'addebito dei pagamenti insoluti, attraverso un meccanismo di attivazione di un conto di affidamento temporaneo.

A beneficiare di questa possibilità  di credito, circa 2.000 aziende della Regione, clienti delle due banche del Gruppo localizzate prevalentemente nell'area, Carisbo e Cariromagna.

Come già  anticipato, questo piano straordinario tecnicamente si contraddistingue per lo spostamento su un conto di affidamento temporaneo degli insoluti rilevati dall'azienda correntista dei due istituti di credito: in questo modo, senza influire sulla situazione del conto principale, l'azienda avrà  tre mesi di tempo per incassare il credito; al termine di questo periodo di tre mesi, gli importi dei crediti non incassati verranno trasferiti sul conto ordinario, liberando il fido per il soddisfacimento di nuovi fabbisogni finanziari.

La durata del fido temporaneo è pari a 12 mesi, e il suo utilizzo può essere esteso fino a un massimo di 250.000 euro per azienda, oppure fino al 25% del fido ordinario. La forma di credito è garantita al 50% da Fidindustria.