Gli aiuti alla ricerca e allo sviluppo industriale possono contribuire alla crescita economica del Paese, rafforzando la competitività e aumentando l'occupazione. Su questi presupposti la Regione Puglia ha recentemente previsto aiuti agli investimenti in ricerca per le Pmi.
L’obiettivo è quello di accrescere il contenuto innovativo delle attività produttive regionali sia nei settori tradizionali sia in quelli hi-tech, stanziando la somma di 28 milioni di euro.
I soggetti destinatari dell’aiuto sono obbligati ad apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili, attraverso risorse proprie o mediante finanziamento esterno, in forme prive di sostegno pubblico. Sono inoltre tenuti all’obbligo del mantenimento dei beni agevolati per almeno 5 anni.
Sono ammissibili le spese strettamente connesse agli investimenti agevolati: spese di personale (ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario); costi della strumentazione e delle attrezzature di nuovo acquisto; costi della ricerca acquisita contrattualmente da terzi (università , Centri e Laboratori di ricerca pubblici e privati, quest'ultimi se iscritti all'Albo dei Laboratori del MUR); costi relativi a brevetti o diritti di proprietà intellettuale acquisiti; ulteriori spese generali direttamente imputabili al progetto.
L’importanza del contributo varia dal 35% al 75% dei costi agevolabili.
La durata delle attività ammesse a finanziamento non potrà essere superiore ai 18 mesi dalla comunicazione di ammissibilità al beneficio.
Le domande devono essere redatte secondo gli schemi e le modalità riportati nell'apposita modulistica.
Le domande di ammissione (aperte il 19 gennaio 2009) devono essere trasmesse entro il 20 marzo 2009.
Ulteriore informazioni possono essere richieste alla Regione Puglia, Servizio Industria ed Industria Energetica, ( tel. 0805405971, email ricerca2008@regione.puglia.it).
Al seguente indirizzo web si può consultare ulteriore documentazione.