Libro Unico del lavoro: le nuove regole per l’avvio

di Paolo Sebaste

Pubblicato 5 Gennaio 2009
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:42

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Le semplificazioni amministrative costituiscono una richiesta “fisiologica” delle imprese, in particolare delle Pmi e delle microimprese.
La riduzione degli adempimenti, se ben interpretata ed attuata dal legislatore, si traduce in minori costi ed in un recupero di efficienza, sia per le imprese che per lo Stato, che può avvalersi in tal modo di procedure autorizzative e metodologie di controllo più efficienti ed efficaci, determinando una gestione più fluida del mercato.

Una cosa appare certa, alla luce delle varie esperienze: creare norme di semplificazione, è una attività  estremamente complicata ed il rischio di ritornare a regole borboniche è sempre in agguato, soprattutto quando si cerca di innestare una semplificazione nell'ambito di un ordinamento complicato sulla base del quale si sono consolidati comportamenti ed abitudini. Molte volte, persino le imprese soffrono di una sorta di “sindrome di stoccolma“; tenute in ostaggio per lungo tempo nella rete di una burocrazia tenace e cavillosa stentano a credere in una regolamentazione liberatrice.

Il libro Unico del lavoro, istituito nei mesi scorsi, rappresenta il tentativo di ricondurre ad unità  una pletora di adempimenti relativi alla amministrazione e gestione del personale e, soprattutto, aggiornare la regolamentazione delle pratiche amministrative del personale dipendente delle aziende, ai mezzi tecnologici attualmente disponibili. Ma mandare in soffitta la carta (tanta) per passare ad uno strumento unico e perlopiù informatico non è stato affatto semplice.

Anche in questo caso, i dubbi e le incertezze hanno reso difficoltoso l' avvio di questo nuovo strumento da parte delle imprese, chiamando in causa i soggetti istituzionali che sono deputati alla gestione degli adempimenti relativi al lavoro in azienda.

Ci è voluto un po' di tempo ma alla fine, per dare risposta alle richieste di chiarimento che si erano sollevate da parte delle imprese e dei consulenti, il Ministero del Lavoro ha pubblicato un vademecum sull'argomento che risponde a quesiti relativi a:

  • Modalità  di tenuta e calendario delle presenze
  • Soggetti da iscrivere nel Libro Unico
  • Contenuti delle registrazioni
  • Sistema sanzionatorio

L'INAIL ha invece pubblicato una circolare con cui fornisce indicazioni operative per quanto riguarda:

  • Vidimazione in procedura GRA
  • Datori di lavoro non presenti nella banca dati INAIL
  • Stampa laser
  • Numerazione unitaria – Procedura telematica

Un ultima, ma non meno importante indicazione riguarda le scadenza per l'entrata in vigore del Libro Unico fissata al 16 febbraio 2009.

Riusciranno ora le imprese a lasciarsi alle spalle la nostalgia per i cari vecchi e numerosi registri?