Superare le divisioni ideologiche e concetrarsi solo sul sul formato di file più efficace e che meglio risponde alle esigenze dell’azienda: l’Office Open XML.
È quanto l’istituto di ricerca Burton Group ha consigliato di fare a tutti i professionisti e le imprese, al termine di uno studio dedicato al confronto fra il formato proprietario di Microsoft e il più “libero” Open Document Format.
Secondo Burton Group, infatti, il formato ODF non è in grado di soddisfare tutti i bisogni della produttività aziendale, e inoltre rischia di essere molto difficile e lento da aggiornare, a causa del gran peso che Sun MicroSystems riveste nel team di sviluppo. Un problema che per Burton non si pone, col formato di documento proposto da Redmond.
Secondo l’istituto di ricerca, dunque, l’Office Open XML è destinato ad assumere un peso e una diffusione sempre maggiore nel settore della produttività, anche grazie a una politica di prezzi da parte del colosso di Bill Gates molto aggressiva in quei paesi in cui il mercato è ancora in espansione.
Uno studio, quello di Burton Group, che promuove insomma a pieni voti il formato di file promosso da Microsoft. Arrivando al momento giusto: il prossimo mese, infatti, l’ISO si troverà a votare a favore o meno dell’accettazione dell’OOXML come standard, azione che potrebbe deciderne il futuro.