Continuiamo il nostro viaggio nella crisi mondiale attraverso la voce degli esperti che, con un occhio attento anche sulle ripercussioni sugli scenari d’impresa, evidenziano come e perché siamo arrivati a questo punto. E soprattutto, cosa si può fare per uscire dalla congiuntura.
Come già spiegato in precedenza, in queste settimane la trasmissione Industriando in onda su Telelibertà sta affrontando il tema “Economia, dove siamo, dove andiamo”, attraverso la voce autorevole di Ettore Gotti Tedeschi, docente all'Università Cattolica di Milano.
Facendo il punto della situazione il Prof. Gotti Tedeschi ha spiegato anche, in un modo semplice, a tutti comprensibile, l’origine della crisi legata a quella dei mutui negli Usa.
E proprio analizzando lo scenario statunitense cerchiamo di capire come innalzare il PIL del Paese.
Come già spiegato, infatti, il mondo occidentale ha visto la crescita della popolazione arrestarsi, e di conseguenza anche il suo PIL. Se uno Stato ha più individui in età pensionabile di quanti lavorano, questi dovranno pagare sempre di più. E’ quindi difficile, se non impossibile, che le tasse possano diminuire. Purtroppo – e questo è un mio commento – il PIL è un valore effimero; paradossalmente se fossimo tutti malati sarebbe elevato, ma i Governi basano le loro scelte su quello.
Come fare dunque per aumentare il PIL? E come farlo proprio negli USA, mercato chiave per l’economia mondiale?
Ecco l’idea..
Se i cittadini possiedono una casa il PIL aumenta. Ma in USA il 20% circa della popolazione non possiede una casa perché non può permettersela. Ebbene, se quel 20% invece fosse messo in condizione di averla il PIL aumenterebbe.. E’ ovvio che stiamo parlando di un artificio: detto, fatto! Finanziamenti a tasso zero, senza anticipo, con rate a 30 anni per permettere a questi cittadini di comprarsi la casa. Ma se anche le persone meno abbienti comprano la casa allora i prezzi delle case salgono.. salgono.. fino a quando c’è il famoso crollo. A quel punto il valore della propria casa è diventato approssimativamente la metà e molto probabilmente le rate sono state già pagate per quell’importo, quindi i cittadini non pagano più le restanti rate.
In mezzo a questo pasticcio, il Presidente Bush esordisce dicendo che è colpa dello Stato, che ha creato un falso PIL. Era tutto organizzato, un Ente prestabilito doveva occuparsi di questi speciali finanziamenti. Ecco dunque il nodo fondamentale.
I valori su cui ci si era basati per quotare le aziende americane nei prossimi 10 anni erano gonfiati e quindi, visto che la fiducia viene a mancare, la borsa crolla.
In pratica, secondo il Professor Gotti Tedeschi, i sistemi finanziari sono solo strumenti neutri, l’errore è stato dell’uomo! Ci sarebbero state le regole bancarie da osservare a controbilanciare i rischi ma la verità è che sono state deliberatamente messe da parte.