Di recente DDC-Conversations – il blog di casa Fujitsu-Siemens Computers Italia su temi caldi come il Green IT o l’ottimizzazione dei processi aziendali – ha pubblicato un post dal titolo “Recessione? La spesa IT cresce. Ma… come?” da cui è possibile trarre interessanti spunti di riflessione sui dati di mercato globali sull’Information Technology.
In dati in questione riguardano le previsioni Gartner sugli investimenti in tecnologie informatiche per l’anno corrente. Nello specifico la società di ricerca e analisi nel campo dell’ICT prevede che la crescita della spesa IT a livello mondiale raggiungerà quota 3400 miliardi di euro nel 2008, ovvero registrerà un +8% rispetto al 2007.
La conferma a questa tendenza arriva da Sirmi, che ha rilevato come solo nel secondo trimestre del 2008 il settore IT sia cresciuto del 4,6% per un totale di sei miliardi di euro in più rispetto allo stesso trimestre 2007.
A far riflettere sarebbe in particolar modo la considerazione, che arriva dagli stessi analisti, che tale crescita sarebbe da attribuire in buona parte alla perdita di valore del dollaro. Aspetto non trascurabile dato che nel report si legge che sì la spesa IT relativa a Software e Servizi vedrà rispettivamente un incremento del 10% e del 9,4% ma senza la “crisi” del dollaro l'aumento della spesa IT si assesterebbe solo intorno al +4,5%.
A questo punto l’autore del post, Gianni Rusconi, lancia un’interessante domanda/discussione: questo budget che le aziende destinano al settore IT, come viene realmente speso?
Il dubbio – allarmante – che viene inoltre lecitamente sollevato è se le aziende invece di investire in processi innovativi, acquisti di hardware, software o servizi non spendano piuttosto semplicemente per il mantenimento di ciò che già possiedono.