T-Mobile G1: dubbi e impressioni sul GPhone Android

di Filippo Vendrame

Pubblicato 25 Settembre 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:46

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Finalmente è arrivato dopo molte speculazioni sul suo conto e su quello che avrebbe potuto rappresentare in termini di penetrazione del mercato e di usabilità .

Parliamo del nuovo T-Mobile G1 progettato da HTC , che monta dunque il nuovo e tanto atteso Sistema Operativo Google Android presentato nei giorni scorsi alla stampa.

Google Android è ormai sinonimo di open source, di rivoluzione e sopratutto di innovazione. Molti lo attendevano e in particolare i professionisti, che sperano di poter finalmente avere una valida alternativa ai prodotti “chiusi” di Apple e ai palmari Windows Mobile completi, ma di concezione oramai un po’ vecchiotta.

Cerchiamo dunque di vedere se queste promesse sono state tutte mantenute. Dopo aver seguito in tempo reale la sua presentazione ed aver visto alcuni video e letto i primi approfondimenti, verrebbe da dire “buona la prima” ma con alcune riserve.

L’idea e il prodotto sono buoni, ma probabilmente sia HTC che Google potevano avere meno fretta di commercializzare questo prodotto.

Le caratteristiche tecniche sono di primissimo piano e ricordano molto quelle del Diamond. In effetti l’hardware sembrerebbe essere proprio quello su cui HTC realizza attualmente i propri device di fascia alta. Una garanzia dunque, perché troviamo una CPU da 528Mhz, 192MB di Ram, 256Mb di Rom, schermo da 3,2 pollici, Umts/Hsdpa, Wi-Fi, Bluetooh, Gps, fotocamera da 3,2Mpx.
Tutto questo, per avere un prodotto completo, compresa una comoda tastiera hardware.

I dubbi, però, sono legati essenzialmente a due aspetti: il design che tutti definiscono “da rivedere” e il sistema operativo stesso, ancora troppo giovane per competere con i prodotti di fascia alta di Apple o con Windows.

Molte mancanze, tra cui l’assenza di un programma di sincronizzazione per i nostri contatti/appuntamenti. Google spiega che la sincronizzazione può avvenire direttamente online ma solo con i servizi Gmail. Un’assenza molto grave,direi, che decisamente rende questo prodotto poco adatto alla clientela business.

Il bluetooh è ancora incompleto e il Gps al momento è solo utilizzabile con Google Maps. La dotazione software è appena discreta e il supporto multimediale è davvero risicato. Certo, per colmare le lacune è possibile scaricare nuove applicazioni dall’Application Store di Google Android (che ricalca, non solo nel nome, quello di Apple).

Di positivo c’è che siamo alla prima release e che il sistema operativo è open source così come le applicazioni. Quindi, per il futuro tutti sperano nella nascita di grandi comunità  di sviluppo che aiutino l’evoluzione di Android.

Al momento un buon prodotto con una filosofia costruttiva interessante, ma direi nulla di più. Di strada ce ne sarà  ancora molta da fare. Intanto, il G1 sarà  disponibile in America al prezzo di 179 dollari con un contratto vincolato di 2 anni con T-Mobile. Nel 2009 arriverà  anche da noi…