Tlc e Mobile: prospettive delle interfacce touch

di Marco Mattioli

Pubblicato 15 Ottobre 2008
Aggiornato 26 Gennaio 2023 15:36

logo PMI+ logo PMI+

I recenti approfondimenti suPMI.it sulla tecnologia touchscreen rappresentano un valido spunto di riflessione su come si stia affermando la tecnologia degli schermi sensibili al tocco e delle interfacce ad essi dedicate, sempre più presente nei dispositivi mobili, ma non solo.

I recenti sistemi annunciati da Microsoft e HP indicano infatti una nuova prospettiva touch anche in ambiti desktop, facendo prefigurare scenari tutt’altro che futuristici, nei quali la modalità  d’interazione tra utenti e dispositivi potrà  risultare ulteriormente semplificata, migliorando la produttività  sia nelle applicazioni personali che aziendali.

Tra i palmari, non vi è dubbio che l’iPhone abbia contribuito in modo importante alla crescita del feeling con tale genere d’interfaccia nel settore consumer, grazie anche all’efficienza ed all’immediatezza d’uso tipiche dei sistemi operativi di casa Apple. E le ultime versioni del firmware, con l’integrazione di nuove funzionalità , dovrebbero far accrescere l’interesse anche da parte del settore affari.

Esso è infatti tradizionalmente rivolto verso device mobili dotati di tastiera QWERTY integrata, capace di assicurare una maggiore precisione ed affidabilità  in fase di input, specialmente quando si debbano gestire ingenti moli di dati.

Per rendersene conto, mi pare basti considerare, indipendentemente dal sistema operativo, modelli appartenenti a serie quali Communicator di Nokia, BlackBerry di RIM e TyTN di HTC, che ha appena presentato la nuova gamma Touch .

Quest’ultima include quindi anche touchscreen e può essere considerata per certi versi un plus in termini di usabilità .

Del resto, Nokia stessa sembra ormai pronta per esordire con una nuova versione del sistema operativo anch’essa orientata agli schermi sensibili al tocco, lasciando intuire come la casa finlandese ci tenga a cogliere le nuove prospettive di mercato per continuare a restarne indiscussa protagonista.

E per restare in tema di praticità  nell’inserimento dati, occorre tenere presente anche l’evoluzione software che cerca di proporre soluzioni innovative. Un esempio in tal senso giunge da Swype, che consente di comporre le parole sulla tastiera virtuale facendo scorrere, senza doverli sollevare dal display, lo stilo o semplicemente un dito sui caratteri, tracciando il percorso che divide i caratteri successivi da inserire.