C’era una volta…
..questa è la storia della lampadina che si accendeva a distanza e senza fili…
Non tutti sanno che agli inizi del ‘900 fu presa una decisione fondamentale per scegliere tra due teorie, entrambe provate, che erano l’energia elettrica diffusa con o senza fili.
Ovviamente quella che vinse fu quella con i fili ed anche in questo caso vi fu una bella battaglia conosciuta come “guerra delle correnti” tra Edison e Tesla, cioè tra corrente continua e corrente alternata, quest’ultima utilizzata come preferita dagli anni ’50 fino ad aggi.
Tesla fu proprio portavoce della tecnologia senza fili, essendogli stata attribuita, con una sentenza del 1943, l’invenzione della radio.
L’esperimento che più mi ha sorpreso di Tesla, però, fu quello effettuato nel Colorado dove aveva trovato il modo di creare plasma elettromagnetico e trasmettere elettricità senza l’uso dei fili, eliminando la dispersione di energia dovuta proprio all’uso di questi.
Ideò un sistema per creare onde elettriche stazionarie per diffondere energia elettrica nel mondo facendo vibrare la cavità di Shumann, circondando il suo laboratorio con un circuito elettrico percorso da corrente ad alta frequenza dotato di un particolare alternatore.
Installando lampade fluorescenti nei punti che dovevano essere illuminati e senza l’uso di fili, illuminò il locale: l’energia veniva radiodiffusa verso i microcircuiti di filo elettrico collegati ad ogni lampada.
Tesla aveva compreso che il mondo sarebbe divenuto elettro dipendente e durante un suo pubblico discorso dichiarò che conosceva nuovi modi per ricavare energia, per migliorare il sistema di vita dell’umanità ; come generare elettricità sfruttando la carica elettrica della Terra e trasmetterla nel mondo senza l’uso dei fili, in modo che tutti ne potessero usufruire gratuitamente.
…e qui termina la storia…
E’ per questo che mi ha fatto piacere leggere che gli scienziati Marin Soljacic e John Joannapoulos, scienziati del MIT, con la collaborazione del Dipartimento Energia Elettronica e Fisica Computerizzata dell’Istituto per le Nanotecnologie Militari, hanno annunciato nel 2007 di aver acceso una lampadina “senza fili” elaborando un progetto teso ad ottenere elettricità da un accoppiamento magnetico realizzato con spirali di rame capace di accendere una lampadina a due metri di distanza dalla fonte di energia.
Il sistema si basa sull’utilizzo della risonanza magnetica (altra scoperta di Tesla…).
Recente è invece la notizia che la tecnologia basata sugli studi del MIT e denominata Wireless Resonant Energy Link (WREL) è stata presentata all’Intel Developer Forum di San Francisco al grande pubblico per essere utilizzata per la ricarica di notebook.
Da qui ovviamente, estendere la tecnologia a cellulari, elettrodomestici e quant’altro il passo potrebbe essere breve.
Intel tuttavia ritiene che l’alimentazione wireless sia ancora lontana dall’essere pronta per il mercato.
Del resto, questo potrebbe essere uno dei tanti passi da compiere per arrivare, secondo Justin Rattner (Chief Technology Officer di Intel), entro il 2050, a chiudere il divario tra essere umano e macchina e all’introduzione in case, enti pubblici e scolastici di robot domestici UCR (Ubiquitous Robotic Companion)…