I timori degli utenti che effettuano pagamenti online sembra si stiano dissolvendo. Infatti, nel 2007 l'80% dei pagamenti per gli acquisti online di prodotti software e hardware è stato effettuato con carte di credito, prepagate e PayPal.
Nonostante le remore associate all’uso della carta di credito – primo fra tutti quello di rilasciare online i propri dati – questa rappresenta lo strumento di pagamento più diffuso fra chi abitualmente utilizza il web per effettuare azioni di compra-vendita.
Si pensi alle numerose opportunità in termini di sconti e di reperibilità delle merci su Internet, alla rapidità della transazione e la possibilità di controllare in ogni momento saldo e movimenti del proprio conto.
I dati relativi alla crescita dei pagamenti online tratti dall'Osservatorio di Netcomm e School of Management del Politecnico di Milano relativi al 2007 sono confermati dalla ricerca sulla domanda che il Consorzio Netcomm ha realizzato con GFK Eurisko.
Dalla ricerca emerge che il 69% dei consumatori intervistati ha pagato l'ultimo acquisto online con strumenti di pagamento elettronico come carta di credito (27%), carta prepagata (27%), PayPal (14%) e Pagobancomat (2%).
Hanno pagato con strumenti offline invece il 27%: in contrassegno il 13%, con bonifico bancario l'8%, bollettino postale il 5%, carta di credito offline il 2%, altre modalità il 4%.
La forma di pagamento preferita dagli italiani negli ultimi tre mesi è la carta prepagata (25%), seguita dalla carta di credito (23%), contrassegno e PayPal (pari merito 13%).
Questi dati fanno ipotizzare nei prossimi anni un’ulteriore riduzione della percentuale di utenti che ancora non effettuano pagamenti online, a condizione che le aziende che forniscono servizi di e-security, sappiano minimizzare ulteriormente i rischi associati alla sicurezza sui dati.
Un problema complesso e delicato che non investe soltanto la dimensione tecnologica, ma anche le componenti psicologiche dell’utente, elementi che incidono profondamente sull’uso dei servizi di pagamento online.