Nel Vulture non esiste solo la famosa acqua dalle proprietà prodigiose, c’è anche il Rupar, ossia la “Rete Unitaria per la Pubblica Amministrazione Regionale”.
E’ il progetto realizzato dalla Comunità montana del Vulture in Lucania per favorire il dialogo istituzionale, anche a beneficio delle imprese locali che operano nel territorio e che devono interfacciarsi con diverse realtà pubbliche, per obblighi e adempimenti di vario ordine.
La rete interconnette non solo gli enti locali della Comunità ma anche la Rupa – Rete Unitaria della pubblica amministrazione centrale.
Il tutto, allo scopo di fornire al cittadino-utente finale o alle piccole e medie imprese locali una serie di servizi che potranno essere richiesti o fruiti direttamente online.
La novità del progetto non è tutta qui. Tonio Bufano, presidente della Comunità Montana del Vulture ha sottolineato che la Rupar è anche un network informativo territoriale: le mappe sono connesse a banche dati che tutti gli uffici comunali potranno consultare per reperire informazioni “difficili” come quelle di tipo tecnico, tributario e amministrativo.
Ma c’è di più: la Comunità Montana ha investito in proprio per consentire ai comuni di collegarsi alla rete. Esistono ora presso gli enti locali della zona linee veloci e tutti computer dei comuni presenti all’interno della comunità possono collegarsi alla “Rupar”.
Alcuni “nodi” municipali intermedi consentono all’intera rete di funzionare grazie alle necessarie infrastrutture telematiche. Per la Basilicata e per il Vulture è un salto qualitativo notevole. Solo fino a qualche tempo fa i collegamenti ADSL o HDSL dedicati erano pochi e il costo dei collegamenti alla “Rupar” era a carico dell’ente che vi si connetteva. In molti Enti peraltro la connessione era ancora di tipo tradizionale (il classico “doppino” telefonico) con costi che incidevano non poco sul bilancio di Comuni tutto sommato di piccole dimensioni.
La “vicinanza” telematica tra le realtà amministrative sparse sul territorio ha favorito anche un avvicinamento viabilistico. Bufano ha infatti rilevato che il questi anni l’attività e gli investimenti per il miglioramento dei collegamenti tra i centri della Comunità montana si sono intensificati soprattutto in quelle zone rurali più isolate.