Il boom dell’Instant Messaging.. a casa e in ufficio

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 14 Luglio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:52

Dopo i dati della Ohio University che confermano l’elevata incidenza di soluzioni di messaggistica e chat in ufficio (come tool 2.0, che contribuisce alla produttività ) una nuova ricerca – realizzata da Nextplora e focalizzata sul rapporto degli italiani con l’Instant Messaging – ha fotografato le abitudini d’uso degli utenti del Bel Paese, confermando la diffusione, le potenzialità  e l’efficacia – sia nel privato che negli ambienti di lavoro – di questi preziosi supporti per la comunicazione via pc.

Il 70% del campione è risultato utilizzare abitualmente le chat per comunicare (soprattutto i ragazzi fra i 16 e 24 anni), con una particolare incidenza per le fasce maschili, sia per frequenza sia per numero delle ore.
Sul versante femminile si nota una tendenza a scambiare meno testo e più “emozioni” (fotografie, emoticon,…) privilegiando una conversazione in pieno stile community – ossia con più persone – mentre la controparte maschile sceglie la comunicazione “buddy”, con un solo amico.

L’Instant messaging, quindi, non è soltanto una forma di conversazione online ma uno strumento di collaborazione e interazione: integra infatti numerose attività  come: condivisione di file tra utenti (62%) e immagini e fotografie (50%), videochiamate (49%) e telefonate gratuite su IP (37%).

In crescita l’abitudine al multitasking, la capacità  di veicolare l’attenzione su più attività  nello stesso tempo mentre si scambiano informazioni tramite le chat.
Le principali azioni complementari durante le conversazioni sono: ascolto di musica e giochi, accesso alle reti peer to peer, studio e lettura, comunicazione telefonica o VoIP.

In Italia, il mercato software e applicazioni IM è dominato da Msn/Windows live messanger scelto dal 70% degli internauti, seguito da Skype e Yahoo! messenger.

E’ interessante notare come la diffusione dei social networks modifichi ulteriormente le abitudini d’uso verso l’integrazione interna ed esterna con altre applicazioni. Un esempio? Windows live photogallery permette di pubblicare foto dagli album di Flickr.

Ultima – ma non meno importante – è l’espansione della telefonia mobile: lo scorso febbraio 1,6 milioni di utenti hanno utilizzato Msn/Windows live per chattare con amici o colleghi di lavoro.