In principio fu l’Aus Eee Pc che, come per l’iPhone nel settore dei cellulari, rivoluzionò il modo di concepire il computer portatile (leggi anche la recensione del modello 701 e del modello 4G realizzata da Digital.it). Niente fronzoli ma solo tanta sostanza, facilità d’uso e portabilità estrema.
L’Eee Pc sappiamo che è stato un grande successo, da mini-notebook destinato a chi è poco pratico di informatica è diventato subito un “Must” anche per i professionisti.
Ma, come era lecito aspettarsi, anche gli altri produttori ( noti e meno noti) non sono stati lì a guardare e si sono presto rimboccati le maniche per proporre al pubblico delle valide alternative.
La “guerra” all’Umpc più economico ma allo stesso tempo più performante è iniziata, e per noi utenti finali c’è solo da sfregarsi le mani.
Dei progetti dell’Asus sappiamo tutto o quai, l’Eee pc 900 è in arrivo tra pochi giorni nei nostri negozi e tra non molto arriverà anche l’Eee Pc 901 che si differenzierà dal 900 per l’adozione del processore Atom al posto del Celeron, per il Bluetooh e per un leggero restyling.
Da Acer, è in arrivo un prodotto rivoluzionario perché, oltre ad essere dotato di Cpu Atom (che garantirebbe consumi molto bassi), integrerebbe il supporto per le reti WiMax diventando il primo Umpc dotato di questo supporto (anche se da noi al momento non avrebbe grandi possibilità d’uso): si tratta dell’ultimo nato nella grande famiglia Aspire 5920.
A giugno, inoltre, dovrebbe uscire <nche l'esclusivo Wind Pc di MSI da tutti considerato come l’anti Eee Pc.
Ma anche HP ha deciso di buttarsi nella mischia con un suo prodotto: il Mini-Note Pc 2133.
Insomma, un mercato davvero in fermento con prodotti che stupiranno per il concentrato di tecnologia che troveremo in loro (WiMax, Voip, Linux…). E in Italia, come al solito, ci facciamo prendere dalla moda di questi prodotti tant’è che velocemente stiamo diventando il primo mercato al mondo per questi prodotti. Fortunatamente, le prestazioni tecniche li rendono appetibili anche per il mercato business, per quanto con utilizzi limitati a specifici contesti.
Resta da capire, infatti, quanto la voglia di innovazione e flessibilità che questi terminali soddisfano, sia in grado di sostenere l’onere delle funzionalità richieste ad una macchina nata e concepita per le esigenze “basic”. Una cosa è certa, per i professionisti in trasferta, costituiscono una risorsa preziosa e inaspettata.