Per gli appassionati di statistiche e classifiche segnaliamo oggi il recente rapporto Doing Business 2008, stilato dall’omonimo progetto facente capo alla World Bank.
In realtà abbiamo già parlato del rapporto Factbook 2008 dell’OCSE, e soprattutto delle sezioni più interessanti per i piccoli e medi imprenditori. Qui, tuttavia, le informazioni sono anche più complete, perché tutte dedicate alle imprese e riguardano 178 Paesi mondiali.
L’approccio analitico non è rivolto solo ai numeri in sé e per sé ma anche ad altri fattori, come il contesto legale di ciascuno Stato. Così scopriamo che è stato l’Egitto il paese “più riformatore” nel 2006-2007, mentre in Europa questo primato spetta alla Croazia.
E’ inoltre possibile vedere, scorrendo varie categorie chiamate avviare un business, condizioni di lavoro, tasse, commercio transfrontaliero eccetera, chi ha riformato per rendere l’iniziativa imprenditoriale più semplice, e anche chi invece l’ha resa più difficile.
Uno dei punti costanti attorno ai quali ruotano le analisi è la facilità di fare business, da cui il nome: viene proposta un’apposita classifica, nella quale troviamo in testa Singapore, seguito da Nuova Zelanda e Stati Uniti. All’ultimo posto la Repubblica Democratica del Congo. L’Italia si trova al 53esimo posto.
In ogni caso, però, non dimentichiamo che questi indicatori riguardano unicamente la regolazione legislativa, e non il contesto economico di riferimento.
E’ interessante notare come alcuni Paesi con normative già avanzate in questo campo stiano continuando a riformare. Abbastanza chiaro anche il messaggio proposto nel rapporto: i Paesi che non riformano verranno superati.
Molto interessante è anche la sezione sui reclutamenti del personale. Anche qui vengono proposti dati e classifiche, nonché commenti sulle condizioni di lavoro delle donne e dei giovani, sulla sindacalizzazione e i licenziamenti, con un occhio attento alla cornice legislativa e al contesto giuridico di riferimento.
Come per le altre sezioni, una classifica ci sintetizza che il paese dove è più facile assumere sono gli Stati Uniti, seguiti da Singapore e Isole Marshall, mentre il Venezuela chiude in coda all’ultimo posto.
Più che citare in questa sede ulteriori numeri, è preferibile a questo punto rinnovare l’invito a consultare il rapporto vero e proprio, isolando i dati e le informazioni più utili e interessanti, tra tabelle, schemi e statistiche.
Da non perdere, infine, la sezione del sito relativa ai rankings, dove vengono proposte una serie di classifiche ordinabili con un click secondo vari parametri di riferimento. Il gruppo ha poi anche un blog, per commenti e informazioni più diretti e veloci.