Festival delle Città  Impresa: quando l’economia riparte dal territorio

di Fabrizio Scatena

Pubblicato 18 Aprile 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:44

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Apre oggi i battenti il primo Festival delle Città  Impresa, evento organizzato e promosso da Nordesteuropa, in programma fino al 20 aprile. In questi giorni si torna a riflettere sulle trasformazioni del tessuto socio-economico del territorio, e sul nuovo legame fra città  e impresa, due universi che, se connessi, possono offrire notevoli opportunità  di investimento per i piccoli e medi imprenditori.

L’incontro si focalizza su nuovi processi dell’economia immateriale, riconfigurazione e riqualificazione dello spazio abitativo e un nuovo modello del lavoro basato sulla logica della progettazione, come modo per realizzare stili di vita sostenibili.

Al centro dell’attenzione sette centri urbani di media e piccola grandezza, capoluoghi simbolo della trasformazione industriale avvenuta negli scorsi decenni, e oggi modelli rappresentativi del Nord-Est, una parte del Paese in continuo mutamento e incline alla sperimentazione economica e sociale.

Il festival è diviso in sette sezioni tematiche ognuna correlata ad un centro urbano:
1.Rovereto: La cultura e l’innovazione come motori dell’economia
2.Valdagno: Grandi Tradizioni e sguardo al futuro
3.Schio: Le nuove frontiere della produzione
4.Montebelluna: Radici e futuro dei distretti
5.Conegliano: La culla dei servizi
6.Vittorio Veneto: Nasce una nuova cultura
7.Maniago-Pordenone: Legge, economia e territorio

La manifestazione prevede circa 100 incontri in cui vedremo coinvolti esponenti della cultura industriale, politica, scientifica e finanziaria che alimenteranno un acceso dibattito sulle trasformazioni del tessuto urbano in rapporto ai mutamenti economici, e alle conseguenti implicazioni sul modo di vivere la città .

Presenti anche ospiti internazionali: esperti mondiali in campo urbanistico e architettonico saranno affiancati dagli amministratori pubblici che hanno gestito i processi di trasformazione dei centri urbani, e soprattutto dagli imprenditori protagonisti della rivoluzione della Pmi italiana.

Un’occasione per capire che, se la città  torna a diventare impresa e l’impresa torna a essere città , si ha una sovrapposizione costruttiva per la creazione di una visione imprenditoriale sensibile all’azione congiunta di imprenditori locali e cittadini. Una sinergia positiva e “operativa”, che rende possibile una progettazione consapevole dei sistemi produttivi, partendo dalla cultura del territorio per offrire, prodotti e servizi, in linea con gli stili di vita dei cittadini che lì abitano.