<img id="image1120" Le reti mobili hanno da tempo “invaso” la tradizionale sfera di competenza delle soluzioni wireline nel mercato dei servizi di comunicazione enterprise.
A buon diritto, perciò, le utenze aziendali cominciano a scalpitare in attesa che si concretizzi la Eldorado promessa dagli operatori: il fantomatico 4G. La quarta generazione mobile è alle porte, quindi, ma su quale sia la tecnologia “eletta” non tutti sono d’accordo.
Intanto, per saggiare le aspettative del mercato basta recarsi in un qualunque un negozio di elettronica che esponga gli ultimi modelli di telefonini e palmari: si comprenderà subito come l’ultimo grido in fatto di telecomunicazioni sia proprio lo standard 4G e come, per i più, tale acronimo sia ormai diventato un sinonimo di WiMax;
Sarà forse perché il nome della tecnologia WiMax è facile da ricordare e che la recente asta che ne ha assegnato le frequenze (dopo mesi e mesi di discussioni, dubbi e polemiche) ha creato una forte aspettativa sul suo futuro utilizzo.
In realtà , però, quel “quattro” indicherebbe l’esistenza di altre tecnologie integrate di cui si parla poco, ma dotate anch’esse di numerose funzioni, sconosciute ai più ma non per questo meno interessanti.
Ovviamente, per molti versi il WiMax rimane la componente fondamentale dello standard 4G, trattandosi di comunicazione mobile a banda larga con una forte componente multimediale. Tuttavia, sarebbe una scelta incauta quella di rimanere tagliati fuori dalla conoscenza approfondita (o almeno orientativa) delle altre tre soluzioni, ciascuna in grado di offrire benefici in termini di servizi e soluzioni mobili, anche per le Pmi.
Ricapitolando…per certi versi 4G sta anche per “Four enabled technologies” e quindi: WiMax, LTE, UMB, IMS.
Il WiMax (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access) è la tecnologia che consente l’accesso a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili (BWA – Broadband Wireless Access).
La LTE (Long Term Evolution), soluzione a piena compatibilità , consente ai provider di telecomunicazioni di offrire servizi mobili a prezzi competitivi utilizzando le attuali reti wireless 3G favorendo l’integrazione dei vari standard di telecomunicazione
L’UMB (Ultra Mobile Broadband) promette alta velocità , fino a 288 Mbps in download e 75 Mbps in upload per quelle linee, abbonamenti o dispositivi che possano arrivare a tanto.
Infine, l’IMS (IP Multimedia Subsystem), consente piena multimedialità , con servizi – TV interattiva e video comunicazione avanzata, ecc. – che diventano più intuitivi con nuovi livelli di personalizzazione, sicurezza e mobilità .
Viste le premesse, legate sopratutto alla larghezza di banda e alle nuove opportunità , molte aziende potrebbero disporre facilmente di produttivi software direttamente sui palmari, affiancando l’ormai “ovvia” push email e videochiamata.