Non è la prima volta, ma forse potrebbe essere quella buona: sembra infatti che l’ultimo annuncio di Microsoft sull’intezione di migliorare l’interoperabilità tra i propri sistemi operativi e quelli concorrenti rendendo pubblica una parte del codice dei propri software, questa volta abbia concrete possibilità di essere messa in pratica.
È importante sottolineare che non solo annunci del genere sono già stati fatti diverse volte in passato, ma soprattutto che la decisione non è un atto di magnanimità di Microsoft. Al contrario, si tratterebbe nient’altro che di un’azione conforme alle ripetute richieste avanzate dall’Antitrust della UE.
Dalla stessa Commissione però, emerge un certo scetticismo, probabilmente frutto delle passate esperienze. Basta vedere il commento di Bruxelles:
“Questa è la quarta dichiarazione di tale portata. Se Microsoft rendesse i suoi sistemi interagibili con gli altri sarebbe la benvenuta, ma verificheremo come agirà in concreto e nel frattempo continueremo le indagii antitrust”
Rispetto ai precedenti, ad avvalorare la tesi Microsoft arriva l’annuncio contemporaneo che al più presto saranno rese pubbliche 30 mila pagine relative ai software Windows e Office.
Chiunque ha sperimentato sulla propria pelle i problemi di riuscire a gestire dati, applicazioni e dispositivi non solo tra sistemi operativi diversi, ma a volte anche all’interno di Windows stesso (basti pensare al passaggio di documenti tra Office e OpenOffice) può quindi tornare a sperare di potersi concentrare di più sul lavoro e meno su problemi di compatibilità .
Ma fino a quando risultati concreti non saranno davanti agli occhi, o meglio, ai monitor di tutti, è difficile pensare che veramente Windows & Co possano finalmente guardare con favore al mondo “open”. Non bisogna infatti dimenticare che tra la casa di Redmond e la UE sono tuttora in corso procedmenti legali per cifre molto importanti.