Il già ricco pool di servizi online offerto dal gigante di Mountain View si arricchisce di un programma specialistico molto interessante per la gestione di database, Google Fusion Tables.
Il servizio, sempre gratuito e tutto online come già Google Spreadsheet, ha un compito molto preciso: aiutare i gestori di grandi database e data set distribuiti su tabelle multiple a usare i propri dati, filtrarli, realizzare delle rappresentazioni grafiche che si possano distribuire a tutti. Il tool va molto più avanti di Spreadsheet rimuovendo innanzitutto la limitazione di 100 MB (che è implicita per ogni documento Google Docs), e aggiungendo poi operazioni su dati multipli, (quali filtraggio, aggregazione, fusione) in bulk.
A spiegare gli obiettivi del nuovo tool ci pensa Google stessa che nelle FAQ dichiara:
“L’obiettivo di Fusion Tables, come con altri sistemi di database, è di organizzare quantità più grandi di dati di quanto si fa solitamente in un foglio di calcolo. Questa differenza di dimensioni porta ad una attenzione a diversi set di funzionalità. Per esempio Fusion Tables si concentra più su operazioni bulk sui dati (filtraggio, aggregazione, fusione). Queste operazioni non sono di solito richieste per collezioni più piccole di dati conservati in fogli di calcolo. Al contrario, i fogli di calcolo danno una completa flessibilità nel controllare i dati – si può mettere qualunque valore in qualunque cella e lavorare attentamente per formattare il foglio di calcolo e farlo apparire bello”.
Fusion Tables invece cerca l’approccio diretto a tabelle (multiple) di un database, importate da Google Spreadsheet o dal proprio PC. Uno fra gli esempi riportati da Google mostra un database da 129000 righe a cui si possono applicare tutti i filtri possibili e delle visualizzazioni per selezionare solo particolari categorie di dati, per esempio mappe di intensità o barre, linee, scatter plots o anche linee di valori nel tempo (timeline).
Il servizio di gestione dati è semplice con istruzioni custom data da Google stessa, ma ancora non è molto avanzato e non supporta ad esempio ancora il linguaggio SQL nè GQL. Inoltre non è ancora possibile aggiungere ulteriori dati tramite form e quindi per ogni inserimento si dovrà fare un nuovo import dall’esterno.
Google descrive questa versione di Fusion Tables come pre-alpha (quindi molto preliminare), ma ha già aggiunto tutte le funzioni di collaborazione come diversi contributori ad un progetto con diverso accesso ai dati (ad esempio solo visione, o modifica colonne ecc).
Una ottima idea per gestire database complessi e le loro ramificazioni direttamente online.