Gli arbitrari controlli di "genuinità " di Microsoft Windows

di Giuseppe Goglio

Pubblicato 9 Gennaio 2008
Aggiornato 12 Febbraio 2018 20:52

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Tanto per restare sull’argomento affrontato di recente, riguardante gli aggiornamenti del software e di Windows, qualche giorno fa mi è successa una cosa che mi ha lasciato – per così dire – perplesso.

Come capita spesso, Windows XP ha segnalato la disponibilità  di aggiornamenti, che dopo aver visionato ho regolarmente scaricato.

Come sempre, ho preferito aspettare e installarli a fine della giornata, anche per evitare un fastidioso riavvio con diversi programmi attivi e soprattutto quell’antipatica finestra che chiede continuamente di riavviare il sistema.

La mattina seguente, alla riaccensione del sistema, sembra tutto in regola. Se non che, tra la posta arrivata, trovo un filmato inviato da un mio amico; avvio la visualizzazione del file, e qui si presenta la sorpresa…

Tra gli aggiornamenti scaricati il giorno precedente, uno riguardava Media Player. Fino a qui niente di strano, ma quello che mi ha fatto storcere il naso è quanto visualizzato immediatamente dopo: per avviare il lettore, Windows ha preteso di controllare che la copia del sistema operativo installata sul pc fosse originale. Sarò anche permaloso, ma questa mi sembra un’inutile (quanto arrogante) intrusione nella mia privacy.

Premesso che la copia di XP che uso è assolutamente originale, per quanto sforzi faccia non riesco proprio a capire la motivazione di tale richiesta. Naturalmente, con l’impossibilità  in caso contrario o di mancata accettazione della verifica di poter proseguire con la visualizzazione.

Direte: cosa c’entra tutto questo con il mondo enterprise? Beh, vi invito a una riflessione: quanto spesso si è sentito parlare di casi come questi, di aggiornamenti “andati male” che invalidavano la genuinità  di Windows? E quanti fastidi e problemi creano sul posto di lavoro, quante perdite di tempo?

Insomma, la domanda è: i controlli serviranno anche a Microsoft per evitare e combattere la pirateria, ma perché a rimetterci dovremmo essere noi utenti onesti per colpa di aggiornamenti mal strutturati? Chi ci rimborsa del tempo perso per errori altrui?