In casa Microsoft la lotta alla contraffazione è una priorità inderogabile. Lo dimostra il recente annuncio di 52 azioni legali worldwide volte a bloccare la diffusione di software illegale.
Teatro principale della controffensiva anti-pirateria è la Cina interessata da ben 15 delle 52 azioni legali intraprese. L’azione segue a breve distanza di tempo la denuncia in
collaborazione con le autorità locali e l’FBI di 22 rivenditori accusati di aver venduto copie contraffatte del software Microsoft attraverso i canali più disparati tra cui numerosi siti di aste online.
Il gigante di Redmond è altresì consapevole dell’importanza della collaborazione da parte delle aziende. Si legge in un loro recente comunicato:
“Come accadde per lo smantellamento dell’associazione cinese, anche in questi casi i [nostri] clienti hanno svolto un ruolo importante dal momento che hanno contribuito all’identificazione dei contraffattori, segnalando a Microsoft che il software non originale era stato rivelato dalla tecnologia antipirateria Windows Genuine Advantage“
Soprattutto nel settore informatico la contraffazione oltre a inquinare il mercato provoca conseguenze dannose per gli utilizzatori di programmi piratati. “Chi viene portato, molto spesso con l’inganno, ad acquistare un software non genuino mette a rischio i propri dati, gli altri programmi e la sicurezza stessa del computer” ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario Generale dell’Unione Nazionale Consumatori.
Pertanto anche sul fronte comunicazione è auspicabile una sempre maggiore educazione ad un consumo consapevole che faciliti l’identificazione gratuita e senza rischi dei prodotti contraffatti. È con questo intento che Microsoft che mette a disposizione la guida utenti Microsoft Buying Guide uno strumento utile per riconoscere e tenersi lontani dai prodotti contraffatti, come noto uno dei canali più utilizzati per veicolare malware e spyware. “Ogni giorno, pirati informatici in tutto il mondo mettono a rischio moltissimi consumatori, vendendo loro software contraffatto e difettoso attraverso siti Internet di aste” ha affermato David Finn, Direttore Affari Legali sui temi dell’anti-pirateria di Microsoft Corp.
Secondo una recente ricerca Confcommercio (reperibile qui) il giro d’affari del business illegale nel settore prodotti multimediali è pari a circa 130 milioni di euro formato da circa 10 milioni di transazioni illegali, download non autorizzati compresi.