Lo premetto, oggi vorrei parlarvi di un aspetto leggermente più “tecnico” del solito, che per alcuni di voi potrebbe sembrare ostico.
Sto parlando di qualcosa che si trova praticamente in tutti i server (aziendali e non): il webserver: quel componente che permette ai siti presenti sulla vostra macchina di essere visualizzati su precisi indirizzi. Senza webserver il vostro sito non funziona.
Proprio per il fatto che questo strumento è estremamente necessario e comune, spesso viene trascurato.
Tutti i sistemi operativi incentrati sull’utilizzo server vengono distribuiti con Apache, principale webserver al mondo, e gran parte dei sistemi Windows con IIS.
Ci sono delle alternative più o meno comuni a questi due webserver, che lascio scoprire ai più curiosi o a chi ne abbia vera necessità , perché la verità è che Apache funziona bene ed è veloce: ciò che lo rende pesante sono moduli che non utilizziamo o configurazioni di default inutili.
Prima dell’ottimizzazione viene la scelta. Se il vostro sito si basa su linguaggi come PHP, Ruby, Python o simili, la scelta ricadrà sicuramente su Apache o simili. Se invece utilizzate fortemente ASP o ASP.NET vi consiglio di considerare IIS, in quanto questo server implementa meglio di Apache i linguaggi Microsoft.
Premetto che in questo articolo mi concentrerò su Apache, per il fatto che è più utilizzato, più performante e più compatibile di IIS, oltre al fatto che lo conosco molto meglio del sistema Microsoft. Premetto che Apache è libero e gratuito e lo potete scaricare direttamente dal suo sito.
Per prima cosa, è bene sapere che Apache utilizza una serie di moduli per aggiungere funzionalità come interpretazione di linguaggi web, gestione di protocolli e altro. Il modo migliore di controllare quali sono abilitati, e in generale di configurare il nostro webserver, è l’utilizzo di uno strumento come WebMin.
Quasi sicuramente troverete dei moduli che non vi interessano, ed altri non abilitati che vi potrebbero servire. Sta a voi decidere cosa rendere disponibile sul vostro server.
Poi viene la gestione della sicurezza. Con Apache c’è un file, in ogni directory del vostro sito, chiamato .htaccess, che gestisce i permessi e i diritti di accesso alla specifica directory o a una specifica pagina. Vi rimando al manuale per sintassi e simili, ma anche qui ci sono parecchi tool utili per semplificarvi la vita.
Anche dare un’occhiata alla configurazione generale di Apache per ottimizzarne il funzionamento è un’ottima idea. Insomma, così come configuriamo e togliamo servizi dal nostro Sistema Operativo per renderlo più performante, allo stesso modo dobbiamo trattare i nostri componenti principali, che di velocità e stabilità ne hanno un bisogno particolare.
Ma sono sicuro che per molti di voi questo non sia niente di nuovo 🙂