La crescente mole di informazioni digitalizzate ha posto le aziende nella condizione di gestire database sempre più vasti e complessi.
Avevamo già parlato sia di Google Search Appliance che di Google Mini, la soluzione che Big G ha proposto alle PMI per aiutarle nelle attività di knowledge management, ma abbiamo avuto l’opportunità di approfondire il discorso scambiando quattro chiacchiere con Gabriele Carzaniga, Responsabile tecnico di Google Enterprise Italia.
A Gabriele abbiamo così potuto chiedere qualche informazione in più sul prodotto di Mountain View, sulle sue caratteristiche, e sui benefici che il suo utilizzo potrebbe portare alla produttività aziendale.
Quale tipologia di impresa si serve oggi di Google Mini e a chi è rivolto?
Google Mini è un prodotto pensato e progettato per la piccola impresa, per esempio studi professionali, o per la media impresa manifatturiera con un piccolo numero di cosiddetti “knowledge workers” che necessita di migliorare l’accesso e la condivisione dell’informazione, mantenendo limitati i costi e soprattutto le attività di manutenzione. La piccola impresa, ad esempio, non si può permettere di dedicare personale alla gestione di soluzioni software complesse togliendole così dal core business aziendale, ma necessita invece di una soluzione snella, a rapida installazione, il più possibile autonoma, ma che nello stesso tempo dia il valore aggiunto desiderato. Queste sono proprio le qualità di Google Mini che i nostri clienti apprezzano maggiormente: una soluzione “appliance”, ovvero con sistema operativo e software applicativo preinstallati, una conseguente fase di installazione veramente veloce e semplice, spiccate capacità di self-learning che ne riducono al minimo le attività di manutenzione e rilevanza nella generazione dei risultati di ricerca.
In che modo Google Mini si integra con i sistemi informativi aziendali?
Google Mini è in grado di indicizzare il contenuto dei portali internet/intranet e più di 200 tipi di file memorizzati in cartelle condivise grazie ad un crawler, un componente che scopre autonomamente il contenuto da indicizzare, ad elevate prestazioni. I risultati possono essere restituiti all’utente direttamente dal motore stesso oppure possono essere passati allo stesso portale di accesso intranet/internet e quindi trasformati utilizzando la grafica, i template e gli stili dell’azienda. è inoltre in grado di integrarsi con i sistemi di sicurezza standard aziendale al fine di verificare che tra i risultati restituiti non ci siano documenti ai quali l’utente non abbia poi accesso in lettura. Le API di cui Google Mini è dotato permettono di realizzare in maniera molto semplice questa integrazione con i repository di informazioni aziendali e con i web/file server.
Come si fa sentire la presenza di Google Mini nelle attività quotidiane di una PMI? Quale apporto concreto fornisce?
L’accesso alla knowledge base, cioè al patrimonio informativo di un’azienda, è stato riconosciuto negli ultimi anni come uno strumento importantissimo per elevare la produttività e fornire un livello di servizio migliore. Si pensi ad esempio a tutte quelle volte che chiediamo a un fornitore o distributore informazioni legate a un prodotto o a una spedizione e dobbiamo stare in attesa telefonica per minuti e minuti. Google Mini offre la possibilità di effettuare una ricerca veloce su tutti i documenti aziendali, consentendo all’operatore di poter offrire immediatamente tutte le risposte all’interlocutore. Oppure Google Mini può essere un concreto supporto decisionale perché mette a disposizione le informazioni proprio nel momento della scelta o della decisione. Si pensi a uno studio legale che debba prendere delle decisioni sulla strategia processuale e che interroghi il motore di ricerca al fine di avere tutte informazioni legate alle precedenti simili cause e alle relative sentenze.
L’acquisto dell’appliance rappresenta un investimento anche in termini di posizionamento del sito aziendale tra le SERP di Google?
Assolutamente no, in quanto Google Mini è completamente autonoma e isolata rispetto al motore Google online, non riceve informazioni e non ne invia. è vero che al suo interno ci sono gli algoritmi che Google sviluppa grazie all’enorme esperienza fatta con miliardi di ricerche giornaliere su google.com, ma questa è l’unica, peraltro indiretta, relazione con il motore padre google.com. I risultati generati dagli algoritmi di google.com tengono in considerazione parametri che nulla hanno a che fare con il patrimonio informativo aziendale, che non può essere ovviamente conosciuto al di fuori dell’azienda, e non tengono nemmeno in considerazione il fatto che una specifica azienda sia un cliente di altri prodotti Google. Se questo fosse vero verrebbero meno proprio quei principi base che fanno di google.com il leader della ricerca online, la credibilità verso gli utenti e il conseguente utilizzo.
Perché usare una soluzione integrata come Google Mini, piuttosto che una esclusivamente software?
Perché la soluzione “appliance” garantisce che l’hardware sia correttamente dimensionato per supportare le prestazioni del motore di ricerca e che sia di semplice installazione (infatti dopo aver dato l’indirizzo IP alla macchina, il software è già installato e si passa subito alla fase di configurazione). Una soluzione software richiederebbe notevoli conoscenze informatiche presso il cliente per essere installata, lascerebbe al cliente la responsabilità sull’utilizzo dell’hadrware corretto basandosi su liste di server certificati che cambiano di anno in anno e renderebbe più complessa la fase di manutenzione.
Oltre al numero di documenti indicizzati, quali sono le principali differenze tra Google Search Appliance e Google Mini?
La soluzione Google Search Appliance è pensata per la media e grande azienda, in quanto fornisce rispetto a Google Mini delle possibilità avanzate di personalizzazione e di integrazione con i sistemi del cliente. Le principali differenze tra le due piattaforme riguardano la tipologia di repository indicizzati e le integrazioni con sistemi di sicurezza. Per quanto riguarda il primo punto, Google Search Appliance è in grado di indicizzare anche i database, i Document Management Systems come, ad esempio, Lotus Notes, Documentum, Livelink, Filenet, Sharepointetc ed è dotata di un’API di feeding che rende possibile caricare manualmente nell’indice della macchina i documenti che si desidera vengano indicizzati. Per quanto riguarda il secondo punto, quello della sicurezza, Google Search Appliance è in grado di integrarsi con sistemi avanzati di autenticazione e autorizzazione, come i sistemi di Single Sign On, offrendo delle API per integrare i sistemi di sicurezza proprietari e personalizzati. Per quanto riguarda le funzionalità offerte all’utente, un’altra differenza è che su Google Search Appliance vengono rese disponibili le funzionalità avanzate di ricerca e di filtering basate sui metadati, oltre alla possibilità di influenzare percentualmente i pesi assegnati dagli algoritmi ai diversi documenti e alla disponibilità di funzioni avanzate di classificazione e categorizzazione.
Quanto costa e quali canali di distribuzione avete scelto?
La soluzione Google Mini ha un prezzo di partenza di 1.995 Euro con supporto per 50.000 documenti e con ulteriori 995 Euro è possibile estendere la garanzia a due anni. Il costo si basa sul numero di documenti indicizzati e Google Mini può arrivare a gestire un massimo di 300.000 documenti. A differenza del modello di vendita diretta del Google Search Appliance, per Google Mini, proprio perché indirizzata a un mercato di piccola impresa, è stata scelta la vendita online sul sito google.com, ulteriore dimostrazione della nostra volontà di offrire soluzioni semplici, efficaci e di veloce adozione anche dal punto di vista dell’acquisto.