È andato in porto il progetto di fusione di Alleanza Assicurazioni e Toro Assicurazioni. Il via libera è giunto dall’assemblea dei soci di Generali, gruppo che già controllava le due società di assicurazioni e che ora potrà fare affidamento su una new company nata dalla fusione delle due famose realtà nel panorama assicurativo italiano.
Stando alle prime informazioni, l’operazione passerà attraverso uno scorporo dell’intera società Toro Assicurazioni e di alcuni asset di Alleanza Assicurazioni. I due soggetti potranno così confluire in un’entità unica che sarà battezzata Alleanza Toro e controllata al 100% da Generali. Un passo in avanti molto importante e atteso ormai da tempo e che sancisce un sensibile riassetto per le società coinvolte.
L’ordine del giorno dell’assemblea dei soci di Generali è stato approvato con il voto a favore del 43,94% del capitale sociale, una cifra pari al 99,82% delle azioni depositate. Un’ampia maggioranza che dimostra quanto il piano fosse condiviso e parte di un naturale sviluppo per le tre società.
La nuova operazione è tesa a semplificare non solo la struttura societaria di Generali, ma anche gli aspetti organizzativi specialmente sul fronte del mercato italiano. Il riassetto consentirà di mettere in campo nuove sinergie stimate intorno ai 200 milioni di Euro a partire dal 2012, momento nel quale il piano sarà completamente operativo. Tale cifra sarà costituita dai maggiori ricavi previsti, circa 100 milioni di Euro grazie alla riduzione delle spese in seguito alla dismissione degli assett duplicati, e dai 40 milioni che Generali conta di risparmiare sul fronte fiscale.
La nuova società Alleanza Toro «sarà il terzo operatore, escludendo il segmento banca-assicurativo, con oltre 5,4 miliardi di Euro di premi, di cui circa 3,6 miliardi provenienti dall’attività assicurativa Vita e 1,8 miliardi da quella Danni» ha dichiarato Giovanni Perissinotto, amministratore delegato di Generali, ricordando come la fusione porterà alla nascita di una realtà molto presente sul territiorio.
Secondo i primi dati diffusi dallo stesso AD, Alleanza Toro potrà fare affidamento su una rete di circa 2.000 punti vendita e di oltre 18mila impiegati tra agenti e venditori che si occuperanno di circa 3,3 milioni di clienti, bacino nato dalla somma delle due clientele delle società da poco giunte alla fusione. Un volume di clienti considerevole che secondo le prime stime porterà appunto ai 5,4 miliardi di Euro annunciati da Perissinotto durante la presentazione della nuova operazione.
L’unione sotto una medesima realtà di Toro Assicurazioni e Alleanza Assicurazioni porterà ad alcune modifiche negli attuali assetti dell’azionariato. A fusione avvenuta, Mediobanca passerà dall’attuale 14,8% della propria partecipazione al 13,4%; trascurabile invece la variazione per Banca d’Italia che passerà dal 4,6% al 4,5%. Anche la quota di Unicredit si ridurrà e di circa 0,28 punti percentuali portandosi intorno al 3%, mentre De Agostini passerà dal 2,79% al 2,5%.
Equa, infine, anche la divisione delle cariche amministrative per la gonvernace della nuova società. Il presidente di Alleanza Toro sarà Amato Luigi Molinari, già in Alleanza Assicurazioni, mentre la carica di amministratore delegato sarà affidata a Luigi De Puppi, già manager di Toro Assicurazioni. Salvo contrattempi di natura burocratica, la stipula degli atti di conferimento e dell’atto di fusione avverrà nelle ultime settimane del prossimo settembre.