Chi ha detto che i reality show non sono dei buoni prodotti televisivi? Il successo ed il seguito sempre più crescente delle trasmissioni tv che attingono alla realtà per fare spettacolo, dimostrano che una larga fetta di pubblico li considera ottimi programmi. Dietro questo successo, si nasconde, spesso, il lungo e faticoso lavoro di manager altamente qualificati: i media-manager o manager televisivi.
Si tratta di figure dirigenziali sempre più richieste dalle aziende TV che con l’avvento del digitale terrestre sono in grado di offrire una elevata programmazione televisiva, sia in termini qualitativi che quantitativi. Il media manager è un profondo conoscitore del pianeta TV, delle sue regole e dell’organizzazione che spesso si cela dietro le quinte di un nota trasmissione. Rappresenta la moderna evoluzione dell’impresario o del manager dello spettacolo: abile organizzatore di eventi mediatici in grado di catturare i favori del pubblico. Questa profonda conoscenza del mondo televisivo la si acquisisce certamente sul campo, ma solo dopo aver affrontato un percorso formativo altamente professionalizzante.
L’offerta di corsi e master universitari per manager dello spettacolo è molto varia. Si parte con la formazione tipica del management culturale, quindi capacità di valorizzare e promuovere l’evento, in questo caso il programma TV, per giungere al management dello spettacolo vero e proprio, in cui l’analisi di mercato, la conoscenza dei gusti del pubblico interagiscono con l’organizzazione vera e propria dell’evento. Il media manager è insieme un professionista del marketing e della cultura, dove, grazie alla Televisione, queste due aree, una volta così diverse e così lontane, diventano un tutt’uno. Perché il programma deve sì far divertire, ma anche catturare l’interesse del pubblico e degli investitori pubblicitari.
Quante volte programmi TV apparentemente buoni, sono stati sospesi per poca audience e pochi introiti pubblicitari? Tanti. Il compito del media manager è dunque molto delicato: coniugare qualità, gusti del pubblico e marketing pubblicitario. All’interno di questo preciso compito, il manager televisivo deve saper coordinare lo staff che lavorerà nell’organizzazione del programma, deve occuparsi anche dei protagonisti che lo animeranno, gestendo i casting per l’individuazione dei talenti e dei nuovi artisti che dovranno lavorare nel programma.
Il reality, lo show, il quiz o qualsivoglia programma, in tv apparirà in tutto il suo splendore, ma questo sarà solo una piccola parte rispetto al lavoro svolto dietro le quinte dallo staff del media manager. Per realizzare un reality, infatti, sono necessarie almeno 300 persone tra manager, collaboratori e dirigenti vari. Un reality come l’Isola Dei Famosi per essere messo in onda necessità del lavoro di circa 200 addetti.
Il media manager, ovvero il fautore del successo di un programma, spesso però non è un dipendente dell’azienda televisiva, ma un consulente esterno, un libero professionista che viene reclutato dalla produzione TV solo quando è necessario mettere a punto il format del programma. Ed in futuro il manager televisivo sarà sempre più un professionista esterno, perché in questo modo le televisioni “contengono” i costi di produzione e gestione delle trasmissioni. Il ricorso a manager tv esterni va di pari passo con l’abitudine delle tv di acquistare format di trasmissioni all’estero.
Una scelta ritenuta più economica della realizzazione di un proprio format tv. Il media manager “in proprio” avrà la possibilità di lavorare per grandi produzioni TV se possiederà quel talento che lo mette in grado di fiutare il successo di una trasmissione ed il conseguente risultato economico. Il manager televisivo è un vero e proprio intermediario capace di mettere in relazione una rete di competenze diverse che spaziano dalla cultura, alla comunicazione, al marketing. Il tutto al servizio della TV e del suo pubblico più affezionato.