Cambiano i metodi per una migliore organizzazione dell’impresa

di Rosaria Di Prata

11 Settembre 2009 09:00

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Entra a far parte delle tradizionali nozioni anche la creatività manageriale che sicuramente aiuta a migliorare la produttività dell'azienda e a organizzare il lavoro in maniera più sistematica

L’impresa è un’importante realtà economica che segue i processi evolutivi economici della società, si adegua ai gusti dei consumatori e alle loro esigenze, che possono aumentare o diminuire a seconda del momento storico. Si rileva che colui che gestisce l’azienda e che riveste il ruolo di manager debba essere colui che sa motivare oltre che gestire l’attività.

Per anni questo ruolo è stato visto nella figura autoritaria di chi dirige senza necessità di dover interagire con i suoi dipendenti. Oggi le cose sono cambiate e il manager affronta i rapporti all’interno della sua impresa in maniera differente. Sono cambiati i metodi che si seguivano e si è verificato anche un aumento della produzione in quelle attività dove esistono “buoni” rapporti tra il capo e i suoi dipendenti.

Come si può ben notare la figura di colui che dirige ha mutato direzione trasformandosi anche all’occorrenza in collaboratore attivo con i suoi dipendenti. Affinché un’impresa possa dominare nella giungla del commercio su un latro è necessario un requisito fondamentale che deve contraddistinguerla, deve essere unica. Affinché lo sia è importante che ciascuno s’impegni affinché il logo, la pubblicità, la qualità resti impressa nella mente del consumatore.

È per queste ragioni che oggi il manager chiede sempre più spesso aiuto alla sua creatività. La creatività è una dote che noi tutti possediamo, e ciascuno può esprimerla in diverse forme. Secondo alcuni studi solo colui che è depresso non è creativo, quindi sintomo di malessere.

Esistono due diverse categorie, il creativo per indole e il creativo per professione. Il manager appartiene alla seconda categoria, ossia è colui che riesce a manifestare la sua creatività nel lavoro. Da figura razionale, il manager è passato ad essere una mente brillante capace di esprimere e realizzare qualcosa di diverso nella sua realtà aziendale.

La stessa struttura organizzativa beneficia di un manager dalle brillanti capacità creative poiché saprà coordinare e gestire in maniera migliore qualsiasi genere di problema, “inventandosi” delle soluzioni adeguate. Creatività fa sicuramente rima con innovazione, ed è proprio quest’ultimo processo che permette di svecchiare l’attività rendendola sempre concorrenziale.

Maggiori saranno gli investimenti orientati verso l’innovazione e maggiori saranno i profitti. I consumatore di oggi cerca sempre qualcosa di diverso, ed il manager deve sentirsi responsabile nel saperglielo offrire sul mercato. La creatività manageriale è un concetto che va sempre più approfondendo la questione legata ai profitti che si possono trarre rispetto all’unico uso della razionalità. Esprimere se stesso in ciò che si realizzi è innanzitutto una soddisfazione personale e permette anche di raggiungere in tempi ridotti gli obiettivi poiché si lavora con entusiasmo. Potrebbero sembrare concetti astratti ma non lo sono assolutamente poiché il manager anche ha bisogno di veder realizzato ciò che la sua genialità ha pensato.