Apple sorpassa Nokia sul fronte del reddito operativo realizzato nel comparto degli smartphone. A rivelarlo è una recente analisi di Strategy Analytics, che ha comparato le prestazioni delle due società sul mercato nel corso del terzo trimestre del 2009. Stando alle proiezioni formulate dagli analisti statunitensi, il reddito operativo derivante dalla vendita degli iPhone si sarebbe attestato per Apple intorno a quota 1,6 miliardi di dollari a fronte dell’1,1 miliardi di dollari della unità dispositivi mobili di Nokia.
Le stime fornite da Strategy Analytics mettono in evidenza la crescente concorrenza nel comparto degli smartphone per la celebre casa finlandese. Società come Apple, RIM e i produttori di terminali equipaggiati con Android e Windows Mobile hanno esteso ampiamente la scelta per gli utenti un tempo maggiormente orientati sulle soluzioni offerte da Nokia. Il market share della società nel comparto dei terminali mobili avanzati è diminuito sensibilmente nel corso del terzo trimestre, portandosi dal 41% al 35%.
Specialmente sul mercato statunitense, Apple continua a registrare un crescente successo del proprio iPhone a discapito di Nokia che nel paese detiene una quota di mercato pari a circa 10 punti percentuali. Il recente debutto dello smartphone di Cupertino anche in Cina potrebbe influire in parte sulle future prestazioni della società finlandese, che proprio dal mercato cinese ottiene ricavi particolarmente significativi. Su scala globale, l’iPhone è disponibile in circa 80 paesi, mentre le soluzioni offerte da Nokia sono disponibili in 150 paesi e comprendono una gamma molto ampia di dispositivi.
Lo scontro diretto tra le due società è dunque limitato a specifici segmenti del settore legato agli smartphone sia in ambito consumer sia in ambito business. Grazie all’adozione di alcune soluzioni orientate alle aziende, come il supporto nativo per Microsoft Exchange, Apple è riuscita in poco tempo a trasformare almeno in parte la natura del proprio iPhone, rendendolo un terminale idoneo non solo alla comunicazione e all’intrattenimento, ma anche alla produttività. Una scelta gradita dal comparto business, che ha guardato con un crescente interesse alle soluzioni offerte da Apple e dalle società partner attraverso l’App Store per il download di applicazioni aggiuntive per lavoro e produttività.
Un sistema versatile, flessibile e orientato sul software al quale Nokia ha faticato a rispondere in tempi rapidi perdendo così terreno nei confronti della concorrenza. Il produttore finlandese ha messo in campo un’ampia gamma di smartphone con dotazioni hardware paragonabili a quelle dell’iPhone, ma non è ancora riuscita a offrire un sistema realmente alternativo all’App Store per l’acquisto e il download di applicazioni aggiuntive per potenziare le funzionalità dei propri terminali. Una mancanza che potrebbe condizionare in parte le prestazioni della società nel comparto business, sempre più orientato verso soluzioni cloud e tese alla produttività in mobilità.
Interessata a riaffermare il proprio dominio nel comparto smartphone, non solo nei confronti di Apple ma anche di RIM e degli altri principali produttori, Nokia ha presentato recentemente numerosi nuovi terminali tra i quali spicca l’innovativo N900. Il dispositivo è animato dalla piattaforma open source Maemo e si configura come un ibrido tra un tradizionale smartphone e un pocket computer vero e proprio. Il processore ARM Cortex-A8 offre buone capacità di calcolo e si appoggia su una memoria da 1 GB per eseguire le applicazioni e su un acceleratore grafico OpenGL ES 2.0 per l’elaborazione delle immagini sul display.
A differenza dell’iPhone, il nuovo N900 supporta l’esecuzione delle applicazioni con un multitask vero e proprio, una condizione che potrebbe risultare particolarmente gradita dal comparto business alla ricerca di soluzioni performanti e affidabili. Il dispositivo sarà in vendita in Italia a partire dal 16 novembre al prezzo di 599 Euro in tempo per la feconda stagione dello shopping natalizio.
Molto personalizzabile e destinato ad accogliere soluzioni di terze parti, il modello N900 potrebbe consentire a Nokia di contrastare l’ascesa di Apple nel comparto degli smartphone, a patto di realizzare in tempi brevi una piattaforma in grado di reggere la concorrenza dell’App Store e delle altre soluzioni per la distribuzione delle applicazioni realizzate da Google, Microsoft, Samsung e Rim. Il sorpasso da parte della società di Cupertino sul fronte del reddito operativo nel segmento degli smartphone non costituisce una sconfitta per Nokia, ma sicuramente un importante campanello di allarme da non sottovalutare per potersi garantire uno spazio di rilievo nel dinamico comparto dei telefoni cellulari con funzionalità avanzate.