Sciamanager, il dirigente che conosce l’arte dell’impeccabilità

di Rosalba Mancuso

2 Dicembre 2009 08:30

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Le tecniche dell'arte sciamanica applicate al management formano dei dirigenti che sanno dosare sapientemente le loro risorse interiori per rendere impeccabili performance e risultati professionali

Manager stressati da frenetici ritmi di vita e di lavoro cercano delle tecniche per ritrovare il benessere perduto e migliorare i risultati professionali. È indubbio, infatti, che uno stressante impegno di lavoro produca nel tempo risposte sempre meno apprezzabili per via dell’eccessivo consumo di energia e di risorse interiori.

Ai manager un po’ “spompati”, ma non solo a loro, viene in aiuto un’arte antica, figlia della cultura sudamericana: lo sciamanesimo. Conosciuta come un’arte magica che trae origine da leggende legate al soprannaturale (lo sciamano tradizionalmente era un guaritore che si credeva curasse tutte le malattie dopo essere entrato in contatto con gli spiriti), l’arte sciamanica è oggi una vera e propria scienza applicata allo stile di vita della persona, al suo rapporto con la natura ed alla sua visione dell’esistenza.

Il mondo occidentale ha importato, infatti, i principi originari dello sciamanesimo nella vita di tutti i giorni, applicandolo a beneficio di tutti coloro che cercano di trovare un percorso di crescita personale che li porti ad ottenere risultati esistenziali e professionali davvero impeccabili.

L’impeccabilità: questa aspirazione è molto sentita dalla classe manageriale, motivo per cui lo sciamanesimo è stato canalizzato in tutti gli ambiti del management. Un manager, attraverso un percorso guidato di tecniche derivate dallo sciamanesimo, può diventare un ottimo sciamanager, cioè un vero e proprio sciamano della sua professione, capace di prevedere e risolvere i problemi, concentrandosi sui risultati ed agendo in maniera etica ed impeccabile.

Questo stato di benessere e potenzialità personale, non si raggiunge dall’oggi al domani, ma attraverso appositi corsi di arte sciamanica applicata al management. Si parte compiendo degli esercizi in un ambiente a stretto contatto con la natura. Questi esercizi possono essere di respirazione o camminare o guardare intensamente un panorama o lo stare in silenzio.

A prescindere dalla nostra semplicistica descrizione, si tratta di vere e proprie tecniche per potenziare e liberare l’energia che ogni uomo possiede. I principi dello sciamanesimo attribuiscono, infatti, molta importanza al concetto di energia identificato nel potere personale di cui ognuno dispone. Certe tecniche, corsi ed esercizi mirati possono aiutare il manager a liberare l’energia che naturalmente possiede per utilizzarla in modo positivo e costruttivo in ogni momento della sua azione.

Lo sciamanager sa usare abilmente e responsabilmente la sua energia. Questo uso accorto deriva dalla capacità di sapere come ed in quali ambiti distribuire maggiormente le sue forze e la sua attenzione.  Gli ambiti in cui si investono le energie personali, secondo lo sciamanesimo, si distinguono in: area di responsabilità, situazioni dove è possibile prendere decisioni; area di influenza dove si può influire in maniera indiretta tramite relazioni sociali ed area di frustrazione ed impotenza, cioè situazioni dove non si può decidere o esercitare un’influenza.

Se l’individuo ed un manager si accorgono di investire troppe risorse in ambiti di frustrazione ed impotenza, potranno disinnescare il meccanismo canalizzando l’energia in aree decisionali o di influenza. Si attiverà così un percorso di cambiamento e crescita personale che procurerà benessere portando a risultati molto positivi sia nella vita che nel lavoro.  Per imparare a diventare uno sciamanager si possono seguire appositi corsi che si tengono in luoghi suggestivi ed incontaminati.