Nell’ambiente la chiamano “La Lady”, ossia la signora, per i suoi modi eleganti che non sono però sufficienti a mascherare la decisione e la caparbietà di Cecilia Battistello, numero uno di Contship, colosso internazionale dello shipping.
Seconda di otto fratelli, padre con una officina meccanica, si è diplomata come segretaria d’azienda a Vicenza, e, subito dopo, si è trasferita a Milano dove è avvenuto il suo incontro casuale con i trasporti. Stava infatti recapitando del materiale per l’azienda di famiglia presso un’agenzia marittima in piazza Santo Stefano e qui le chiedono se può essere di suo interesse occuparsi commercialmente dei trasporti via mare.
Lei immediatamente risponde di sì ed inizia, in questo modo, la bella favola della ragazzetta di provincia che, in poco tempo, riesce a conquistarsi un posto di prestigio in un settore tradizionalmente riservato ai soli uomini. Da lì a poco nasce infatti la Contship e Cecilia Battistello è sempre in prima linea, pronta ad imparare, decisa a non farsi mettere i piedi in testa da nessuno.
A poco più di vent’anni è a Marsiglia, dove si occupa delle spedizioni per il porto africano. Nel 1974 a Beirut, poi a Dubai, a Bombay, in Australia, fino ad approdare, nel 1978 nel ’78 in Gran Bretagna, a Ypswich, sede del nuovo quartiere generale della Contship e centro della cultura inglese dello shipping, dove apprende tutti i segreti del mestiere.
È, attualmente, la donna più potente in Italia nel settore dello transhipment, ovvero del trasporto di container in ogni angolo del globo e del loro trasferimento dalle navi di grandi capacità a quelle di dimensioni minori. Solo nel nostro Paese il suo gruppo, la Contship Italia, ha il controllo di sei terminal container: Gioia Tauro, La Spezia, Livorno, Ravenna, Cagliari, Voltri.
E, perdipiù è conosciutissima a livello internazionale: è stata la prima donna al mondo nel 1989 ad essere chiamata alla presidenza del più vecchio cartello marittimo, quello dell”‘India-Pakistan-Bangladesh”.
Da sempre convinta sostenitrice che «l’Italia debba, e possa, svolgere un ruolo cardine sulle rotte del Mediterraneo», ha recentemente presentato, per questo scopo, un importante piano quinquennale di investimenti.
Nel ’96, quando si era già conquistata professionalmente una reputazione invidiabile, si sposa con Thomas Eckelmann, proprietario del gruppo tedesco Eurokai-Eurogate e socio in Contship, e insieme rilevano il controllo del gruppo nel ’99.
Ha vissuto per circa vent’anni in Inghilterra e, dal 1998, ha la residenza a Cipro dove c’è la sede della logistica del gruppo. Viaggia in continuazione e usa l’inglese come prima lingua. Lei stessa si definisce “Un’emigrante”.
Anche se, sicuramente, un’emigrante un po’ speciale. A questo proposito basti ricordare la decisione un po’azzardata di qualche anno fa. Era il 1992 quando Cecilia Battistello fece dipingere tutta di rosa una nave portacontainer, mettendo a soqquadro il serioso mondo dello shipping e meritando ampiamente la copertina del Times che le venne dedicata.