Nel selfmarketing la logica da applicare è la stessa che i Marketing manager adottano quando vogliono creare domanda per prodotti e servizi, dopo averli opportunamente posizionati nei mercati. Nel caso specifico ci rivolgiamo al mercato delle risorse umane.
Possedere una profonda conoscenza di sè stessi, sia come persone, sia come professionisti, è il primo passo da fare. Tale consapevolezza se sviluppata, permette di individuare i propri punti di forza, il valore aggiunto che differenzia i singoli lavoratori dai loro concorrenti.
Dopo aver compreso i propri punti forti e le debolezze, è altrettanto importante scegliere i mezzi più adatti alla valorizzazione della propria immagine, come fanno i Marketing manager quando definiscono la leva della comunicazione nel marketing mix.
Una tattica utile è definire la propria immagine come se si stesse lavorando alla costruzione di un brand, per incuriosire gli head hunter alla ricerca di particolari profili professionali. La stesura di un buon curriculum e la costruzione di un blog o un sito web vetrina, aiutano a farsi conoscere come professionisti, e non solo.
Questo approccio si adatta bene alla cultura del Web 2.0 ed in particolare al funzionamento dei Social Network, veri e propri luoghi di socializzazione. Infatti in questi luoghi della Rete, che sono reti di relazioni fra persone, il protagonista è l’individuo con le sue idee, esperienze, capacità e competenze professionali. Social Network come Linkedin o Viadeo, frequentati soprattutto da liberi professionisti, imprenditori e manager, si prestano bene alla valorizzazione della propria immagine per aziende o partner con cui realizzare progetti lavorativi.
Molte aziende affiancano ai tradizionali database per il recruiting on line (Infojobs, Monster,ecc.) i Social Network, utilizzati come fonti di informazioni per trovare candidati con un profilo professionale idoneo alle posizione ricercata. In queste circostanze la capacità di sapersi presentare, self-marketing appunto, può essere la discriminante che facilità il primo contatto.
Ci sono anche altri elementi per acquisire notorietà, ma che sono strettamente legati alla singola persona. Ripenso ad un grande imprenditore italiano come Adriano Olivetti, che selezionava i suoi dipendenti valutando anche aspetti non strettamente tecnici e professionali, come il portamento. Il modo di camminare e la postura erano per Olivetti elementi di rilievo in una persona, meritevoli di attenzione.
In questa prospettiva appare evidente l’importanza che il selfmarketing ha nel comunicare caratteristiche, capacità e competenze che ciascuno di noi pensa di possedere. Ma per farlo in modo efficace, si dovrebbero seguire gli stessi criteri con cui un Marketing manager gestirebbe il proprio prodotto o servizio.
Il marketing, come disciplina, dimostra ancora una volta la sua grande flessibilità applicativa in settori di mercato differenti, come quello del lavoro, sempre più instabile e caratterizzato da percorsi di carriera non lineari.